Cantù, 5 aprile 2013 - Una testa mozzata, tre tragicomici insegnanti precari in un istituto tecnico che cade a pezzi, ragazzine pericolose per gli altri e per se stesse e padri in lotta con il passato. Sono questi gli ingredienti di una storia sulfurea fatta di comicità nera, notti brave e giovani professori che al mattino si scuotono di dosso le imprese delle ore precedenti e impugnano il registro tra studenti consapevoli che la scuola non potrà condurli verso nessun mondo migliore.

Autore del romanzo, che viene presentato domani, 6 aprile 2013, allo Spazio Libri Laboratorio la Cornice, via per Alzate 9 a Cantù, è lo scrittore Cosimo Argentina.

Non finisce qui: Leone Polonia, io narrante del romanzo, è uno di questi tre docenti. Bevitore incallito, lingua tagliente, alle spalle una famiglia rasa al suolo e davanti la prossima ragazza da portare al letto. Lo sfondo è la provincia di Taranto, vera terra di confine fatta di piccoli imprenditori a corto di moralità e grottesca malavita locale. Tutto procede identico a se stesso, fino a quando Leone commette un errore che non gli sarà perdonato. Aspro, lucido, liberatorio, Per sempre carnivori è uno spaccato della provincia più nascosta, il romanzo sulla scuola italiana che non emerge mai dalle cronache ufficiali, e che solo la letteratura riesce a scoperchiare.

Cosimo Argentina è nato a Taranto nel 1963 e vive in provincia di Milano. Alle spalle ha dodici romanzo, con cui ha spaziato in differenti temi. Ha esordito nel 1999 con il romanzo Il cadetto edito da Marsilio, vincitore del Premio Letterario Edoardo Kihlgren Opera Prima ed il Premio Oplonti. Nel 2002 con lo stesso editore ha pubblicato Bar Blu Seves e nel 2004 il suo Cuore di cuoio edito da Sironi, selezionato per il Premio Bancarella Sport. A seguire ha pubblicato nel 2005 Viaggiatori a sangue caldo, Avagliano, e nel 2006 Brianza vigila Bolivia spera, (NoReply) e Nud'e cruda.Taranto mon amour, (Effigie). Il suo romanzo Maschio adulto solitario, Manni 2008, è stato finalista al Premio Letterario Castiglioncello-Costa degli Etruschi, al Premio Bergamo, al Premio La Magna Capitana di Foggia ed al Premio Letterario Città di Bari. Nel 2008 ha pubblicato il pamphlet Beata Ignoranza.

Nel 2010  è uscita per Manni la raccolta di racconti dal titolo Messi a 90, libro scritto a quattro mani con l’esperto di storia dell’arte Fiorenzo Baini. Sempre nel 2010 con Fandango ha pubblicato il romanzo Vicolo dell'acciaio, un romanzo che narra le vicende di un quartiere che vive e respira all'ombra dell'ILVA di Taranto.