Erba, 20 marzo 2013 - Quest'anno, il connubio sarà tra archiettura e arte. Per la giornata di Primavere del Fai, che si svolgerà in tutta Italia sabato 23 e domenica 24 marzo, a Erba saranno aperte villa Amalia, villa Ceriani Bressi e villa Parravicino Sossnovsky, sede Fai. In quest’ultima sarà allestita anche una mostra di quadri di Walter Cremonini, pittore di Asso scomparso cinque anni fa.

Le dimore hanno un importante percoso storico. Dove in passato sorgeva l’antico convento di Santa Maria degli Angeli, venne edificata una sontuosa villa di delizia chiamata “villa Amalia” (nella foto). Nel 1799 il convento, per legge, fu soppresso e messo in vendita. Il nuovo proprietario, il conte Marliani, iniziò le opere di adattamento dello stesso per trasformarlo in villa. Le strutture rimanenti dell’edificio, si trasformarono così in una comoda residenza estiva. L’architetto Pollack creò una residenza di stile neoclassico, terminata nel 1801, e integrata nel preesistente convento francescano. Le varie parti del fabbricato furono destinate ai vari usi domestici, cercando di sfruttare i locali grandiosi del vecchio convento. Così venne abbattuta la parte del fabbricato dietro l’altare maggiore della chiesa, dando accesso al cortile interno e creando in questo modo l’entrata principale della villa: furono tolti il coro della chiesa e la sacrestia maggiore. Anche il cimitero laico e quello ecclesiastico subirono la stessa fine e furono purtroppo chiuse e distrutte tutte le cappelli esistenti nella chiesa.

I lavori terminarono nel 1801 e il Marliani commemorò questa data con una lapide fissata in una parete del cortile, dedicando la villa alla sua consorte Amalia. L’interno della villa è suddiviso in diversi ambienti secondo la moda dell’epoca. I salotti giallo e rosso, la biblioteca, la sala di lettura e la sala da pranzo.
Una serie di gradini invitano il visitatore a osservare il verdeggiante parco che circonda la villa. Ultimata la parte costruttiva, Pollack e si dedicò al parco, aprendolo a raggiera e fondendo lo spazio con soluzioni d’avanguardia. Completò il parco con piante ed essenze pregiate: magnolie, cedri di ogni tipo, sequoie, faggi, rododendri e azalee. Nel 1843 la dimora divenne proprietà del conte Massimiliano Giovanni Stampa di Soncino, che la ristrutturò secondo temi neogotici, lasciando intatti soltanto gli esterni, il salone dell’Aurora e il portico della cappuccina. Dal 1962 è di proprietà dell’Amministrazione Provinciale di Como e accoglie il Liceo  Statale Carlo Porta.

Villa Ceriani-Bressi si trova a Crevenna, ai piedi dei monti che sovrastano l'abitato di Erba. L'edificio, con le sue caratteristiche neoclassiche, venne realizzato nella prima metà dell'800 e precisamente tra il 1820 e il 1840. Appartenuta nel medioevo ai nobili Carpani-Crevenna, passò successivamente, dal 1400 al 1700, prima  alla famiglia patrizia dei Galimberti , poi successivamente venne ceduta ai setaioli Ceriani che la  modificarono interamente affidando il progetto al famoso architetto milanese Giacomo Moraglia. Oggi, degli antichi fasti della villa, rimangono ancora testimonianze come  la bella e importante scala interna che conduce ai piani superiori, con alcuni dipinti floreali sulle pareti. Particolarmente importante  è l'affresco  del soffitto  della sala centrale con personaggi  legati alle antiche divinità dell'Olimpo.