È morto Emanuele Ferrario: costruì Radio Maria

Aveva 90 anni ed era l’editore del network cattolico che iniziò a trasmettere in cinque continenti

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Aveva iniziato producendo burro a Campo dei Fiori, ma la sua fortuna e la sua fama se l’è costruita da editore radiofonico, contribuendo insieme a padre Livio Fanzaga alla costruzione dell’impero di Radio Maria, l’unica in grado di rivaleggiare con Radio Vaticana l’emittente della Santa Sede. Si è spento mercoledì nella sua casa di Varese Emanuele Ferrario, 90 anni, dal 1987 editore del network cattolico che trasmette in cinque continenti e 74 nazioni, forte di 81 radio che diffondono le trasmissioni in 50 lingue. Uno dei tanti miracoli di Radio Maria che ormai ha abbracciato il mondo senza mai allontanarsi da Erba, dov’è nata come radio parrocchiale nel lontano 1982, per un’intuizione del fondatore don Mario Galbiati. L’imprenditore varesino è arrivato solo cinque anni dopo, nel 1987, chiamato da padre Livio Fanzaga che non senza polemiche aveva prima affiancato e poi sostituito don Mario al microfono estromettendolo dall’emittente che aveva fondato. Il contributo di Ferrario fu determinante per fondare l’associazione Radio Maria, costituita con il compito di diventare il nuovo editore dell’emittente. Ferrario che aveva da poco perso la moglie accettò, pensando a un incarico temporaneo, invece è rimasto alla guida dell’emittente per 33 anni contribuendo a farla decollare nel mondo dell’etere e degli ascolti. Un successo costruito grazie alla direzione editoriale di padre Livio Fanzaga, all’aiuto di pochi e fidati collaboratori assunti e all’entusiasmo di un esercito di volontari, oltre 20mila in tutto il mondo. I fondi vengono raccolti grazie alle offerte degli ascoltatori e il contributo del 5 x mille. "Fino all’ultimo ha lavorato per la radio - si legge nel messaggio che gli ha voluto dedicare padre Livio Fanzaga – Grazie Emanuele per aver risposto alla chiamata, portando Radio Maria in Italia e nel mondo, arrivederci in Paradiso". Ro.Can.