West Nile a cavallo del confine La Svizzera si scopre vulnerabile

Lo studio dell’Università certifica la presenza del virus in Canton Ticino. Allerta fra Como e Varese

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di Roberto Canali

Famosa per le sue inconfondibili mucche pezzate la Svizzera ha scoperto, suo malgrado, di essere terra anche di zanzare tigre. A certificarlo per conto del Dipartimento di sanità uno studio dell’Istituto di microbiologia della Supsi, l’Università della Svizzera italiana, nel quale emerge la presenza della virus della Febbre del Nilo in Canton Ticino, nella zona a ridosso del confine di Stato ma anche più a nord oltre Bellinzona, ritrovata in alcuni anofeli catturati dai ricercatori. "Finora la presenza della Febbre del Nilo non era mai stata riscontrata sul nostro territorio – si legge nella ricerca - Questo virus arriva mediante uccelli migratori e può essere trasmesso ad altri uccelli da alcune specie di zanzara; principalmente si tratta della Culex pipiens, ovvero la zanzara comune. Anche la zanzara tigre può trasmettere questo virus ma non è considerata il vettore principale. Il virus colpisce gli uccelli e solo saltuariamente può colpire l’uomo o il cavallo, che sono considerati ospiti terminali.

Ospite terminale significa che dall’uomo o dal cavallo tale virus non può essere ulteriormente trasmesso né alla zanzara, né ad altri esseri umani o animali". Per ora non risultano casi infezioni trasmesse all’uomo, ma l’Ufficio del medico cantonale ovvero l’autorità sanitaria della Svizzera italiana, ha diramato un’informativa tra i medici del territorio in cui si illustrano i sintomi della malattia.

"Nelle persone, la maggior parte delle infezioni da West Nile, circa 80%, ha un decorso asintomatico. Nel 20% circa i sintomi sono essenzialmente di tipo influenzale. Complicazioni gravi o letali si possono avere con il coinvolgimento del sistema nervoso: encefaliti e meningiti, che insorgono in meno dell’1% delle persone infette e colpiscono con maggior frequenza gli anziani e i pazienti immunodepressi. I trattamenti contro la zanzara tigre in ambito urbano colpiscono anche la Culex pipiens.

La misura preventiva più efficace è quella di evitare la puntura della zanzara, per esempio applicando dei repellenti all’imbrunire e indossando indumenti lunghi di colore chiaro, specialmente per le persone potenzialmente a rischio come immunodepressi o anziani". Inutile dire che la preoccupazione ha attraversato il confine estendendosi alle province di Como e Varese anche loro interessate dalla diffusione del virus, almeno tra gli animali.