Como, Volta merita nuova luce: "Partiremo dal logo, poi il tempio"

La Fondazione lancia un concorso on line per scegliere il futuro simbolo

Il Tempio Voltiano in rosa in omaggio al Giro

Il Tempio Voltiano in rosa in omaggio al Giro

Como, 1 febbraio 2019 - Per utilizzare un’espressione di moda vuole diventare più smart la Fondazione Volta, la più autorevole tra le istituzioni scientifiche comasche che dopo accademici e premi Nobel vuole conquistare anche il pubblico dei più giovani. Si comincia dal logo che verrà rinnovato grazie a un concorso aperto al contributo di tutti. "Un logo nasce per raffigurare la sintesi e l’identità di quello che rappresenta – spiega il presidente Luca Levrini – Nel nostro caso abbiamo voluto rimandare alla figura di Alessandro Volta, alla sua Pila, alla “V” di Volt come potenziale elettrico e all’energia che rappresenta la cultura scientifica. Anziché scegliere il nuovo simbolo mettendolo ai voti all’interno del consiglio di amministrazione della fondazione ho preferito dare la possibilità ai comaschi e a tutti quelli che vorranno dire la loro di esprimersi, attraverso una votazione online sul nostro sito".

Dal 4 al 18 febbraio ogni utente potrà esprimere la propria scelta, poi il logo che ha ottenuto più preferenze sarà sottoposto al cda per la decisione finale. Si tratta del primo passo verso un processo che mira ad illuminare sotto una nuova luce la figura di Alessandro Volta, il grande scienziato italiano che non sempre viene associato con Como.

"È emblematico che ogni anno centinaia di migliaia di persone vengono in città dall’Italia e da tutto il resto del mondo per trascorrere qualche giorno di vacanza, ma pochi di loro associano Como al suo più illustre concittadino, Alessandro Volta – spiega il presidente -. Il Tempio Voltiano è una delle prime cose che ci sono state a cuore, abbiamo affidato un incarico a Pietro Petraloia per uno studio che fornisca le indicazioni pratiche su cosa fare e quanto spendere per ridare visibilità a questo monumento oggi dimenticato. La nostra idea è adeguare il tempio alle esigenze museali moderne, da un punto di vista tecnologico ed espositivo".