Pianello del Lario, violenze e persecuzioni: lo stalker ha una carabina. Arrestato

Non si rassegnava alla fine della relazione con la ex, 53enne finisce in carcere dopo una serie di minacce e aggressioni

L’uomo arrestato dai carabinieri è in cella al Bassone di Como

L’uomo arrestato dai carabinieri è in cella al Bassone di Como

Pianello del Lario (Como), 10 settembre 2022 - La loro relazione era finita da anni, ma lui era ancora convinto che l’ex compagna avrebbe dovuto chiedere a lui il permesso per avere nuove frequentazioni. Un atteggiamento che è stato solo l’inizio di una serie di condotte violente e pesantemente persecutorie, per le quali ieri è finito in carcere un uomo di 53 anni di Pianello del Lario.

La misura è stata eseguita dai carabinieri di Dongo e della Compagnia di Menaggio, che lo hanno aspettato a casa, trovando anche armi nella sua abitazione, tra cui una carabina calibro 22 e un pugnale. La scia di minacce e aggressioni è iniziata a luglio, quando l’uomo ha saputo che, dopo cinque anni dalla fine della loro relazione, la ex aveva iniziato a vedersi con un altro uomo. Ha quindi iniziato ad appostarsi sotto la sua abitazione e a telefonarle giorno e notte insultandola, minacciandola di morte e umiliandola, anche davanti ai figli. Arrivando a farla inginocchiare davanti a lui e ai figli, o obbligandola a recitare una preghiera, facendole promettere che non lo avrebbe mai denunciato. Ma di fatto, la sua fissazione per la nuova frequentazione non lasciava spazio ad altri argomenti.

Voleva sapere tutto, le imponeva di ascoltarlo e di dirgli da quanto tempo andava avanti, la aggrediva perché non aveva chiesto il permesso a lui per iniziare quella nuova frequentazione. In un’occasione, la donna è riuscita a scappare di casa dopo esserselo trovato in casa: aveva sfondato la porta, poi l’ha inseguita e ferita alla testa, prendendola a calci quando era a terra, per poi distruggerle il telefono e trascinarla per i capelli. Davanti alle denunce, e a condotte sempre più violente avvenute fino a pochi giorni fa, il sostituto procuratore di Como, Antonia Pavan, ha chiesto la misura cautelare in carcere, eseguita immediatamente dai carabinieri. Ora l’uomo è al Bassone, dove a breve sarà interrogatore dal giudice Carlo Cecchetti, che ha firmato il provvedimento.