Alcol e droga, poi la violenza: 7 anni all’“amico”

Per la Procura l’uomo ha approfittato dell’inferiorità psicofisica della ragazza

Violenza

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Gravedona (Como), 14 gennaio 2021 - Fino all’ultimo aveva chiesto di essere assolto, negando di aver commesso ciò di cui era accusato: aver prima drogato e poi violentato una ragazza neomaggiorenne. Ma ieri Onofrio Lo Bianco, 45 anni di Cinisello Balsamo (Milano), è stato condannato a 7 anni di reclusione, al termine del processo che si è svolto con rito abbreviato davanti al gup di Como Andrea Giudici. I fatti per i quali è finito per alcune settimane in custodia cautelare, e ora a processo, risalgono al 2 novembre 2019, quando la ragazza, che aveva accolto in casa Lo Bianco, avrebbe consumato con lui alcol e droga, arrivando fino a un episodio di abuso sessuale.

La Procura contestava all’imputato di aver approfittato delle condizioni di inferiorità psicofisica della vittima, dovute appunto al consumo di stupefacenti e alcolici oltre il livello che era in grado di reggere. Sono state prodotte due consulenze psichiatriche, commissionate da difesa e accusa, ma giunte entrambe a una stessa conclusione: la presenza nella vittima di un disturbo borderline di personalità, che ha evidenziato tutta la problematicità comportamentale della ragazza. La difesa ha inoltre sostenuto che nulla dei racconti fatti agli investigatori - i carabinieri del Nucleo Operativo di Menaggio - e al giudice, corrispondeva a verità. Ma tutto ciò non è bastato a Lo Bianco ad evitare una condanna per violenza sessuale e cessione di droga