Como, vandalismi e prepotenze contro il prete dei senzatetto

Dopo l’omicidio di don Malgesini la violenza non è ancora finita. Nel mirino la parrocchia di Robbio, chiuse le indagini sulle aggressioni

Don Giusto Della Valle è noto per il suo impegno per migranti e persone in difficoltà

Don Giusto Della Valle è noto per il suo impegno per migranti e persone in difficoltà

Como, 21 settembre 2020 - Furti, rapine , aggressioni e danneggiamenti messi a segno da una banda formata da tre persone, che avevano preso di mira anche la parrocchia di Rebbio, in provincia di Como. Un luogo, gestito da don Giusto Della Valle, che è diventato un punto di riferimento per persone in difficoltà e un rifugio per molti stranieri senza fissa dimora. Dopo aver subito prepotenze per mesi, il sacerdote nello scorso luglio si era deciso a presentare un esposto, chiedendo aiuto alle autorità, che erano scese in campo per risolvere il problema.

Le indagini , coordinate dal sostituto procuratore Massimo Astori, si sono concluse in questi giorni e hanno riunito in un unico fascicolo una quantità di denunce che erano state indirizzate agli uffici della Procura della Repubblica di Como a partire dal gennaio del 2019 e fino all’aprile del 2020.

Il protagonista principale degli undici episodi contestati sarebbe Hamza Moukafih, immigrato marocchino di 22 anni residente a Como. Il 12 aprile, in piena emergenza Covid - 19, si era introdotto clandestinamente nei locali della parrocchia di San Martino nonostante il divieto che gli era stato imposto da don Giusto, e quello stesso giorno aveva aggredito e ingiuriato i carabinieri del Nucleo Radiomobile. Nell’arco del 2019 gli vengono inoltre contestati la rapina di 15 bottiglie di birra all’Esselunga il 27 gennaio dello scorso anno e l’aggressione dei sorveglianti; il furto di un telefonino cellulare l’11 gennaio e di un altro smartphone il 15 marzo, all’interno della parrocchia di Rebbio; infine la ricettazione di refurtiva trovata nella sua abitazione, tra cui altri cellulari e tessere sanitarie.

Una serie di attività violente e criminali che Moukafih non avrebbe però commesso sempre da solo. In concorso con un suo connazionale di 21 anni, Hamir Sardi, avrebbe infatti commesso un furto di occhiali per un valore di circa 400 euro ai danni di un negozio del centro commerciale Iper di Grandate il 7 febbraio, oltre al furto di un marsupio che conteneva 40 euro all’interno del Bar Alice, avvenuto il 13 luglio. Infine, assieme a Lorenzo Zasa, ventunenne di Como, il 24 giugno scorso Moukafih avrebbe danneggiato due alberi, la scatola del quadro elettrico e dei telai per affissione nei pressi della chiesa al lago e della darsena di Blevio.