Vini estremi, anfore ripescate dal fondo del lago dopo un anno

Nel lago di Como, a 24 metri di profondità, cinque anfore piene di vino che per un anno intero sono state lasciate ad affinare in acqua

 GIGI MARSON VITICOLTORE E BRUNO FRANGI DI INVINCIBLE DIVING

GIGI MARSON VITICOLTORE E BRUNO FRANGI DI INVINCIBLE DIVING

Sono state ripescate ieri mattina dal fondo del lago di Como, a 24 metri di profondità, cinque anfore piene di vino che per un anno intero sono state lasciate ad affinare in acqua, a una temperatura costante, nella più completa oscurità e in silenzio. Sorvegliate solo dai pesci le cinque anfore da quattro litri l’una saranno travasate e messe in vendita per beneficienza, con il ricavato interamente devoluto all’associazione Invincible Diving fondata da Bruno Frangi e presieduta da Giuseppe Mazzeo per avvicinare le persone disabili al mondo delle immersioni.

Sono stati proprio loro un anno fa a posare le anfore con il prezioso vino della Vitivinicola Cernobbio sul fondo del lago, con le anfore riposte in una cassa sigillata che è stata ripescata proprio ieri.

"È stato emozionante veder riemergere il nostro vino dalle acque del lago – spiega Gigi Marson della Vitivinicola Cernobbio – le anfore si sono conservate perfettamente intatte, adesso le lasceremo a riposare ancora qualche giorno e poi procederemo con l’assaggio".

Le premesse perché si tratti di un vino eccezionale ci sono tutte: Gigi insieme alla moglie Cristina e ai figli coltiva a viti i terrazzamenti tra Cernobbio e Maslianico dove l’uva si raccoglie ancora a mano e premi di qualità fioccano, l’ultimo in ordine di tempo la medaglia d’oro al concorso mondiale per i Vini Estremi con il Lavecc.

In questo caso il vino è stato affinato con un metodo unico, la prima volta in assoluto nel lago di Como, ma rispettando tutti i parametri per esaltare le sue qualità. La gara ad accaparrarsene una bottiglia è già iniziata, per brindare alla salute dell’Invincible Diving il prossimo Natale.