Villa Olmo, l’anno nuovo porterà il recupero della dimora

. L’obiettivo è rendere fruibile l’intera struttura e non solo il primo piano, come prevedeva il progetto preliminare datato 2014, ma

Migration

 

Il 2023 potrebbe essere l’anno giusto per il recupero di Villa Olmo: a Palazzo Cernezzi, infatti, stanno lavorando ai progetti esecutivi per il recupero definitivo della dimora storica e del suo ristorante. L’obiettivo è rendere fruibile l’intera villa e non solo il primo piano, come prevedeva il progetto preliminare datato 2014, ma l’intero fabbricato, sviluppando una progettazione unitaria. Ci sarà spazio non solo per le mostre, com’è accaduto negli ultimi anni, ma anche per ospitare eventi, convegni, giornate a tema e incontri

Niente di nuovo per la dimora neoclassica, che l’estate scorsa è stata affittata per un mese al tycoon britannico Alan Howard, 57 anni co-fondatore di Brevan Howard Asset Management, uno dei fondi d’investimento più importanti del Regno Unito, che ha speso 1,3 milioni di euro per poterla trasformare nella location delle sue nozze. In futuro, una volta che gli interventi di recupero saranno conclusi, all’interno potranno tornare anche gli arredi originali.

Oltre all’abbattimento delle barriere architettoniche, l’adeguamento alla normativa antincendio, il restauro degli interni e degli esterni, è prevista la climatizzazione per tutelare meglio le opere d’arte esposte e la realizzazione di un sistema di sicurezza antintrusione. È previsto un investimento di 7,7 milioni, ai quali se ne aggiungeranno altri 2,5 per il ristorante che è chiuso da ormai dieci anni.

Anche in questo caso gli interventi da effettuare sono numerosi, visto che si dovranno rifare gli impianti elettrici e quelli termici, oramai del tutto obsoleti, rimuovere la pavimentazione e procedere con l’impermeabilizzazione della struttura. È prevista anche la sistemazione della terrazza esterna, che potrà essere utilizzata nel periodo estivo per le attività di ristorazione.