Como, viadotto dei Lavatoi: più sicurezza ma con lo sconto

Palazzo Cernezzi risparmierà 400mila euro , un quarto del totale. Fine cantiere per gennaio 2022

Lavori sul viadotto

Lavori sul viadotto

Como - Prenderanno il via nei prossimi giorni i lavori per la sistemazione del viadotto dei Lavatoi che lunedì 22 marzo sarà formalmente consegnato alla Mavi di Roma, l’azienda edile che si è aggiudicata i lavori e avrà 313 giorni per sistemare l’infrastruttura a mezzo servizio dall’estate del 2017, a causa di un difetto strutturale che la rende incompatibile con il transito dei mezzi pesanti. Finalmente a Palazzo Cernezzi hanno concluso la procedura di gara per l’affido dell’appalto indetta lo scorso 6 agosto 2020. I partecipanti alla gara erano stati 33, ma ad aggiudicarsi l’appalto è stata la Mavi Srl grazie a un ribasso sull’importo a base di gara del 26,57%. Non l’offerta più bassa, quattordici aziende avevano offerto sconti superiori ma sono state escluse per eccesso di ribasso, ma la più equilibrata, soprattutto dal punto di vista delle garanzie presentate.

Tira un sospiro di sollievo anche il Comune che risparmierà 400mila euro, un quarto dello stanziamento a bilancio per sistemare il viadotto. Adesso non resta che pensare al cantiere che dovrà essere completato entro la fine di gennaio del 2022. Per ridurre i disagi degli automobilisti l’infrastruttura rimarrà aperta almeno durante la settimana, dal lunedì al venerdì, per evitare di bloccare il traffico diretto verso il centro. Palazzo Cernezzi ha infatti messo a punto, insieme all’azienda costruttrice, un cronoprogramma che prevede di concentrare gli interventi che richiedono il blocco del traffico durante il fine settimana.

Fino alla fine dei lavori i mezzi pesanti continueranno a transitare sotto il cavalcavia; in più a garantire la sicurezza ci saranno i sensori disseminati sulla struttura per monitorare le vibrazioni in tempo reale. Per rimettere a nuovo il cavalcavia sarà necessario montare un’impalcatura imponente, dotata di sistemi idraulici in grado di sollevare la struttura per consentire la sistemazione delle strutture terminali dei piloni su cui poggia la strada; delle specie di ammortizzatori giganti che consentono di isolare le vibrazioni. Solo così il cavalcavia potrà tornare ad essere di nuovo percorribile anche dai mezzi pesanti, ponendo fine ai disagi per i residenti di via Turati che da tre anni a questa parte sono costretti a convivere con il via vai dei camion fuori dalla porta di casa.