Il vescovo Oscar Cantoni cardinale: "La diocesi di Como è cara al Papa"

Suor Mainetti, don Malgesini: la nomina in Vaticano è un tributo a una comunità che ha vissuto atti di martirio

Monsignor Oscar Cantoni ha ricevuto da Papa Francesco pergamena e anello

Monsignor Oscar Cantoni ha ricevuto da Papa Francesco pergamena e anello

Como - ​Sabato pomeriggio al Concistoro in Vaticano a ricevere la berretta rossa e l’anello con la pergamena dalle mani di Papa Francesco c’era lui, monsignor Oscar Cantoni, vescovo di Como. Ma la sua nomina a cardinale prima di un riconoscimento personale è un tributo a tutta la diocesi, che negli ultimi vent’anni ha vissuto atti di martirio certificati dallo stesso Vaticano ed eventi straordinari, per non parlare di veri e propri miracoli.

Primo tragico atto l’assassinio, il 6 giugno 2000, di suor Maria Laura Mainetti, sorella delle Figlie della Croce che a Chiavenna venne uccisa, anzi “sacrificata a Satana“ da tre 17enni. Il processo di beatificazione si è concluso con il riconoscimento del martirio il 6 giugno 2021. Due anni fa, il 15 settembre 2020, a perdere la vita in piazza San Rocco, colpito a morte da un migrante al quale aveva più volte prestato aiuto, è stato don Roberto Malgesini, il suo esempio portato alla Chiesa di tutto il mondo da Papa Francesco nella Giornata mondiale dei poveri come il sacrificio di "un servo fedele di Dio, che non fa parlare di sé, ma vive per gli altri".

"Ripartiamo operando il bene, con la consapevolezza di avere ricevuto tanto dal Signore, che ha dato anche in tempi recenti alla nostra Chiesa ripetute prove di amore e di fedeltà – ha ricordato ieri monsignor Oscar Cantoni nella prima Messa presieduta da cardinale celebrata a Roma, nella Basilica di San Giuseppe al Trionfale di fronte a 500 pellegrini arrivati fin lì dal Lario e da Crema, dov’era stato vescovo dal 2005 al 2016 – Alludo al dono del martirio, così da attribuire a buon diritto alla nostra Chiesa il titolo di Chiesa martire. Rimando ai diversi segni espressi a rivelazione della Santissima Trinità Misericordia, prima al santuario di Gallivaggio in Valchiavenna e poi in quello di Maccio".

Il riferimento al Gallivaggio è a miracoli ed eventi straordinari, l’ultimo il 29 maggio 2018 quando una frana sfiorò il santuario mentre, sopra la chiesa, apparve una nuvola di polvere bianca con la forma della Vergine. A Maccio di Villa Guardia ad attirare l’attenzione della Diocesi e poi del Vaticano è stata prima la “voce interiore“ ascoltata a più riprese durante le veglie di preghiera dal direttore del coro, poi dal 2009 al 2010 l’acqua che trasudava dall’altare in pietra.