Un milione trasferito all’estero: il via all’indagine bancarotta

Un iter che ha portato agli arresti degli ex assessori a Cantù . Claudio Ferrari e Giorgio Quintavalle

Il trasferimento a una società estera di un milione di euro: è stato questo il campanello di allarme che ha fatto partire, due anni fa, le indagini sfociate ora nell’arresto di Claudio Ferrari, 54 anni, residente a Vacallo e Giorgio Quintavalle, 50 anni di Morcote, entrambi ex assessori a Cantù, assieme a Fabrizio Arnaboldi, 51 anni di Cantù e Luca Della Fontana, 57 anni di Dumenza, unico al momento ad aver ottenuto gli arresti domiciliari. E’ inoltre in attesa di scioglimento di riserva, l’analoga richiesta avanzata per Arnaboldi. Il transito di un milione di euro effettuato nel 2015 dalla società Forma Urbis srl, successivamente fallita, alla svizzera Bch Investment sa, aveva fatto emergere la criticità, soprattutto in relazione al fatto che le due società facevano capo allo stesso amministratore, il quinto destinatario di misura cautelare, anche lui di origine canturina, che nel frattempo si è traferito a vivere all’estero sottraendosi all’arresto. Da questo passaggio di denaro, viene ricostruita una "galassia" a cui fanno capo 18 società, imprese italiane ed estere, il cui punto di riferimento sarebbe stato sempre Ferrari, capaci di generare una quantità di reati fiscali e condotte di bancarotta fraudolenta, dove gli ulteriori indagati, cinque dei quali a piede libero, ricoprivano ruoli di amministratori. Pa.Pi.