Uggiate Trevano Esposto contro l’antenna di telefonia mobile

Il Comune riceve 9mila euro all’anno come canone. I firmatari: troppo vicina a case a campo da calcio

Una decina di residenti firmatari di un esposto contro l’installazione di un’antenna di telefonia mobile, comparsa in via Donatori di Sangue a Uggiate Trevano tra il 29 e 30 aprile, su un terreno di proprietà comunale. Un’installazione della compagnia Iliad, per la quale il Comune di Uggiate percepisce un canone di 9mila euro all’anno, vincolato a un contratto di almeno nove anni. Ma che, come evidenziano i residenti, molti dei quali proprietari delle abitazioni che gravitano attorno all’antenna, nell’atto depositato in Procura, con il quale chiedono il sequestro dell’impianto, "posizionato a pochi metri da una serie di abitazioni, alcune anche di recente costruzione, e di un centro sportivo con campo da calcio, abitualmente frequentato da ragazzi di ogni età". Lo stesso campo che viene utilizzato anche come base di atterraggio per l’elicottero del 118, per il quale "la presenza di un’antenna, potrebbe costituire un pericoloso ostacolo nelle manovre di decollo e atterraggio, soprattutto in orario notturno". A fronte dell’imminente messa in funzione dell’impianto, i firmatari chiedono dunque alla Procura di verificare la sussistenza di rilievi penali, in quanto l’installazione sarebbe stata effettuata in violazione dello specifico decreto legge del 2002, che impone una distanza minima di 70 metri dalle abitazioni. Distanza che sale a 100 metri se tali impianti sorgono in prossimità di luoghi frequentati da minori. Inoltre viene lamentata l’assenza del parere dell’Arpa, relativo alle emissioni di inquinamento elettromagnetico. Ora la Procura sta valutando la richiesta. Pa.Pi.