Omicidio di Tavernola: nel mirino gli amici di Toure

Gli ultimi sviluppi delle indagini

Polizia al centro migranti di Tavernola

Polizia al centro migranti di Tavernola

Como, 15 ottobre 2018 - Gli amici le frequentazioni e le abitudini, ma anche i nemici. Questo sta cercando la Squadra Mobile della Questura di Como, indagando sull’omicidio di Abdella Toure, gambiano di 21 anni, trovato morto giovedì mattina nel parco del centro migranti di Tavernola. Le modalità del suo occultamento, avvolto in una coperta e gettato in una scarpata, sono i dettagli che finora sostengono l’ipotesi che sia stato ucciso.

Ma Toure non era nuovo a contesti violenti: era stata proprio una rissa, avvenuta ad agosto dello scorso anno in via Bellinzona, a fargli perdere il diritto a rimanere nei circuiti dell’accoglienza. In quell’occasione, era scoppiato un pestaggio tra una decina di stranieri in via Bellinzona, degenerato poi in una sassaiola contro la polizia quando erano intervenute le pattuglie della Squadra Volante. Gli agenti erano riusciti a bloccare un marocchino di 36 anni e due gambiani, tra cui Toure, rintracciandone un terzo successivamente, finiti tutti a processo per direttissimo. Da quel momento, il giovane gambiano era rimasto in mezzo alla strada, allo sbando. Non aveva più documenti, tanto che per il suo riconoscimento il medico legale e la Scientifica della Questura di Como, hanno dovuto fare un lavoro certosino sull’unico polpastrello rimasto inalterato.