Truffe agli anziani: colpi anche a Como e in Svizzera

Simulando un incidente o la malattia di un familiare, raggiravano persone fragili. A Novara la centrale operativa

Squadra mobile in azione

Squadra mobile in azione

Como, 28 gennaio 2021 - Truffe del finto incidente, i colpi anche a Como e in Svizzera.  Arresti e perquisizioni da parte della polizia sono in corso a Novara e in provincia, nell'ambito dell'operazione denominata "Cara Nonna Droga Babciu" nei confronti di quella che è ritenuta un'associazione a delinquere, a carattere transnazionale, specializzata in truffe aggravate nei confronti di persone anziane e particolarmente  vulnerabili.

La tecnica era quella, ormai tristemente consueta, del "caro nipote": ovvero si contattavano persone, soprattutto anziane, raccontando di incidenti inesistenti o di loro familiari in pericolo per aver contratto il Covid-19, con l'obiettivo di far loro sborsare del denaro.

Le indagini della Squadra Mobile hanno portato ad accertare che il gruppo criminale, con sede logistica in Polonia e centrale operativa a Novara, si è reso responsabile di oltre 50 truffe nelle province piemontesi di Novara e  Vercelli, ma anche a  Como e in territorio elvetico. Quattro le ordinanze di custodia cautelare in carcere,  tre le custodie cautelari domiciliari e altre due misure cautelari. Denaro e preziosi  presi con l'inganno agli anziani venivano, nella ricostruzione degli inquirenti,  inviati in Polonia con lo scopo di riciclarli, facendone perdere le tracce.

A far scattare le indagini la prontezza di una donna di  ottant'anni che  aveva finto di credere alla telefonata, ma aveva chiamato il 112:  il giovane incaricato di ritirare il bottino era stato arrestato. Da quell'episodio sono scattati pedinamenti e intercettazioni. Decine e decine le  chiamate  della banda che tormentavano le  vittime, finché non cedevano. Il bottino stimato si aggira sui  400.000 euro, in denaro e gioielli.