Riavrai l’amore, solo se paghi: finte maghe truffano sessantenne

I talismani, i rituali e i ricatti osé di due sorelle maghe della truffa In 15 giorni una donna di Como consegna 41mila euro. Arrestate

I militari che hanno condotto le indagini

I militari che hanno condotto le indagini

Como, 23 marzo 2018 - La sua disperazione era l’amore, e il timore di rimanere sola a sessant’anni, con il suo affetto che si stava allontanando. Così si è rivolta a una maga chiedendo di guardare nel suo futuro, e di trovare qualche espediente per cambiare in meglio la sua vita, allontanando la rivale. Cercando su Facebook, è incappata in Maga Marina, e poi anche in Maga Maria, ignorando che fossero sorelle. In poco più di due settimane le due donne, sono riuscite a farsi consegnare 41mila euro. Ieri mattina le due sedicenti cartomanti sono finite in carcere in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare che le accusa di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e all’estorsione. Una 43enne di Milano, e la sorella, 35 anni di Voghera, sono state portate in cella, mentre la madre di 61 anni e il compagno di 51 anni, sono indagati a piede libero.

A far partire le indagini è stata la denuncia della stessa parte offesa, una sessantenne di un Comune alle porte di Como, che a settembre si è rivolta ai carabinieri di Albate, raccontando, seppure con grande fatica a imbarazzo, che nelle due settimane precedenti aveva ceduto alle richieste delle due maghe contattate sul web, consegnando loro tutti i risparmi che aveva. Attraverso consulti che avvenivano solo telefonicamente, senza mai contatti diretti tra fattucchiere e clienti, le due arrestate prospettavano pericoli di morte imminente, vendevano talismani per allontanare il malocchio, e intimavano la consegna di altro denaro, incutendo il timore di disastri esistenziali ancora più gravi causati dal mancato pagamento delle somme man mano richieste.

I soldi venivano accreditati su carte di credito ricaricabili o tessere telefoniche, in alcuni casi intestate alla madre e al compagno delle due maghe. Le due sorelle e la madre sono inoltre accusate di estorsione, per aver minacciato la vittima di divulgare alcune foto che la ritraevano in atteggiamenti discinti, ottenute per svolgere riti ed esorcismi, e utilizzate quando la sessantenne comasca ha tentato di bloccare i pagamenti.

Le indagini dei carabinieri, coordinate dal sostituto procuratore di Como Giuseppe Rose, e sfociate nell’ordinanza del gip Francesco Angiolini, hanno portato all’individuazione di una decina di altre potenziali parti offese, emerse dalle intercettazioni telefoniche disposte per ricostruire il modo di agire delle due sorelle Tummolo. Di quel denaro che man mano le due cartomanti si facevano consegnare dai clienti, gli inquirenti non hanno trovato traccia: veniva costantemente dilapidato in ristoranti, trattamenti di bellezza, abbigliamento e vacanze. Sempre nel Comasco, nel 2002, era stata individuata una maga residente nel Pavese che operava a livello nazionale, partita dal raggiro di 30 milioni di lire ai danni di una pensionata, si era arrivati a contestarle un’evasione fiscale da 14 miliardi di lire.