Trovato altro esplosivo nell’auto della banda

Scoperta in via Torino la Panda usata per il colpo dinamitardo allo sportello bancomat del Credito Valtellinese

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È andato in scena ieri il secondo tempo dell’assalto al bancomat di giovedì notte, con polizia locale e carabinieri impegnati a chiudere le strade della zona industriale dove è stata individuata l’auto abbandonata dai rapinatori che hanno distrutto con l’esplosivo mezza filiale del Credito Valtellinese.

Ci hanno messo ventiquattrore gli inquirenti a individuare l’auto utilizzata dalla banda per la fuga, una Fiat Panda abbandonata in via Torino, in piena zona industriale. L’utilitaria è stata individuata ieri mattina ed immediatamente è scattato il protocollo di sicurezza per il fondato sospetto che all’interno della vettura fosse stato abbandonato parte dell’esplosivo che è servito per l’assalto alla banca. Attorno alle 13 vigili e carabinieri hanno chiuso l’accesso da via Milano e dalla frazione di Rongio verso la zona industriale del paese, come la Lomazzo-Bizzarrone e via Milano.

Sul posto sono arrivati gli artificieri dei carabinieri, giunti fin qui da Milano, che hanno aperto l’auto e preso in consegna l’esplosivo residuo trovato al suo interno, poi fatto brillare in un campo a poca distanza. A seguire le operazioni il sindaco Simone Moretti. "Grazie ai carabinieri per la presenza, competenza e assoluta professionalità dimostrata, non solo oggi ma da sempre – ha commentato alla fine dell’intervento – Speriamo che le loro indagini possano portare all’arresto dei responsabili e restituire un po’ di tranquillità alla nostra comunità". Intanto prosegue la conta dei danni in via Vittorio Emanuele, oltre ai 36mila euro sottratti dal bancomat fatto esplodere ci sono i danni alla filiale devastata e all’intero edificio che ospita, al secondo piano, alcuni studi professionali momentaneamente inagibili.

Roberto Canali