Tremezzina, sindaci a Roma per il lasciapassare sulla Variante

Manca solo l’approvazione Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici

Il progetto della Variante

Il progetto della Variante

Tremezzina (Como), 12 aprile 2019 - Ci sarà un bel pezzo di lago oggi a Roma al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici dove finalmente si discuterà della Variante della Tremezzina attesa da oltre quarant’anni. Il progetto è pronto a tempo e anche i finanziamenti di sono, manca solo l’approvazione dell’organismo che si era già espresso in passato, prima delle modifiche richieste dalla Sorpintendenza che ha reso necessario il prolungamento del tratto in galleria. Il tempo però stringe e senza approvazione l’Anas non può procedere all’appalto dell’opera con il rischio di vederla sfumare quando ormai è in dirittura d’arrivo. Per questo a fare il tifo, e non solo, per la Variante della Tremezzina oggi a Roma ci saranno un bel po’ di sindaci del lago, capitanati da Mauro Guerra e Fiorenzo Bongiasca.

«Siamo a un passo dal risultato a cui il territorio ha lavorato in modo compatto in questi anni – spiega l’onorevole Chiara Braga, capogruppo PD in Commissione Ambiente, Territorio e Lavori pubblici - Nella scorsa Legislatura, insieme a Mauro Guerra abbiamo costruito con i nostri Governi a guida PD la svolta decisiva: nel 2014 con il Decreto Sblocca Italia di cui sono stata relatrice finalmente è avvenuto il finanziamento con 210 milioni da parte dello Stato di quest’opera, a cui si è aggiunto l’importante cofinanziamento di Regione Lombardia. Como e il territorio del Lago si meritano finalmente di vedere realizzata questa opera così attesa e importante».

La riprova la si è avuta ieri quando la Statale Regina si è bloccata per oltre un’ora in tarda mattinata, tra Ossuccio e Colonno all’altezza delle strettoie, quando due camion si sono incrociati. «Siamo veramente all’ultimo sforzo – sottolineano i deputati Ugo Parolo della Lega e Alessio Butti di Fratelli d’Italia - ci auguriamo che, come più volte informalmente manifestato, il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici si esprima positivamente. Vigileremo affinché non vi siano ulteriori ritardi nelle procedure, per garantire, come da impegni assunti da Anas, l’indizione della gara d’appalto entro il 31 dicembre, anche per non mettere a rischio le importanti risorse già disponibili«.