Turismo, la Tremezzina riparte dai lombardi

Oltre ogni aspettativa la presenza nelle ville, gli stranieri preferiscono rinviare di un anno i matrimoni

Turismo in Tremezzina

Turismo in Tremezzina

Tremezzina (Como), 30 maggio 2020 - Per capire che ne sarà del turismo nel 2020 sul Lario non resta che ascoltare la Tremezzina, il distretto dei record che lo scorso anno ha registrato l’en plain di turisti e quest’anno prova a ripartire dagli italiani, anzi dai lombardi che finora sono stati gli unici a poterla visitare in questo avvio di Fase 2. 

«La stagione è ripartita bene – spiega Giuliano Galli, general manager Fai per la Lombardia Prealpina e responsabile della Villa del Balbianello che lo scorso anno si è confermato bene più visitato d’Italia, con oltre 140mila ingressi – Abbiamo avuto 671 visitatori che sono tanti considerando che non avevamo pubblicizzato molto la riapertura perché non volevamo assembramenti. Ci vorrà tempo, ma sono fiducioso, soprattutto sul ritorno degli stranieri». Molti di loro al Balbianello verranno per sposarsi: su 120 matrimoni programmati solo 4 sono stati disdetti, negli altri casi i futuri sposi hanno deciso di rimandare le nozze di qualche mese o spostarle al 2021 pur di non perdersi l’incanto del lago. «Per ora siamo ripartiti con gli italiani, anzi con i lombardi – prosegue Galli – Sono sicuro che appena apriranno i confini della regione ne arriveranno tanti altri, ormai il lago di Como è famoso ovunque. Per loro come per tutti gli altri turisti che ci verranno a trovare nel 2020 abbiamo ridotto il prezzo del biglietto d’ingresso e il prossimo 2 Giugno l’accesso sarà consentito previa prenotazione con un contributo libero».

Bilancio positivo anche per Villa Carlotta. «Lo scorso anno a questo weekend eravamo arrivati a 60mila visitatori, oggi siamo a 1.500 – confermano il vicepresidente Giuseppe Elias e la direttrice Maria Angela Previtera – Vogliamo essere il giardino di chi non ce l’ha, sarà un anno in cui le persone non potranno andare molto in vacanza, venire da noi sarà un momento di svago importante. Se andiamo a vedere le statistiche degli anni scorsi avevamo il 40% di visitatori italiani, il ritorno del turismo interno diventa fondamentale anche per gli anni a venire».  E anche grazie alla riapertura delle ville sperano nella ripartenza anche ristoratori e albergatori. «Apriremo il ristorante questo weekend e l’albergo dal 15 giugno – conclude Alberto Cetti, presidente dell’Associazione turistica Tremezzina – Il 2020 sarà un anno difficile: senza inglesi, americani e australiani rischiamo una contrazione del 80%. Abbiamo fatto i conti che se lavoriamo al 20% dell’anno scorso salviamo la stagione e paghiamo i fornitori».