Tremezzina, la roccia del cantiere per modellare le rive del Lario

La proposta di utilizzare il materiale estratto è finita sul tavolo del ministro Salvini. L’Arpa non è favorevole

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È finita sul tavolo del ministro alle Infrastrutture, Matteo Salvini, la richiesta di alcuni sindaci del Medio e Alto Lago di utilizzare parte della roccia estratta dal cantiere della Tremezzina per modellare le rive e il fondo del lago.

Un piano che permetterebbe di risparmiare i costi del conferimento del materiale di scavo in discarica, ma soprattutto eviterebbero i problemi legati allo spostamento di migliaia di camion che rischiano di mandare in tilt la già delicata viabilità sul lago.

Favorevole all’iniziativa Paolo Mondelli, il sindaco di Griante, ma sulla missiva indirizzata al ministro c’è la firma anche di altri amministratori.

Certo da superare c’è il parere sfavorevole di Arpa che, interpellata, ha bocciato senza riserve l’idea, ma i primi cittadini sono tornati alla carica tirando fuori dal cassetto uno studio, effettuato negli anni scorsi dalla Provincia, in cui si ipotizzava di utilizzare parte delle rocce estratte durante gli scavi per il miglioramento morfologico del lago tra Argegno e Menaggio.

In particolare si ipotizzava la creazione di secche sommerse per differenziare il fondale, destinando a questo scopo 600mila metri cubi di materiale di scavo ottenuto dal portale di Griante e altri 250mila estratti da Colonno.

Roberto Canali