ROBERTO CANALI
Cronaca

Tremezzina, i lavori sono ripartiti. Resta il nodo del recupero scarti

Il Ministero: "Non è ripreso solo lo scavo dal lato di Colonno, si opera anche dalla parte di Menaggio" .

Il Ministero: "Non è ripreso solo lo scavo dal lato di Colonno, si opera anche dalla parte di Menaggio" .

Il Ministero: "Non è ripreso solo lo scavo dal lato di Colonno, si opera anche dalla parte di Menaggio" .

Promessa mantenuta per il ministro Matteo Salvini che nelle scorse settimane si era impegnato a far ripartire il cantiere della Variante della Tremezzina, fermo da mesi per il contenzioso aperto tra Anas e la consorzio d’imprese che si è aggiudicato i lavori. "I lavori per la Variante alla Tremezzina sono ufficialmente ripresi, grazie all’intervento del vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini - recita una nota diffusa dal Ministero dei Trasporti - L’opera, attesa da anni, ha un valore strategico fondamentale per il territorio, migliorando la viabilità lungo la sponda occidentale del Lago di Como, un’area ad alta densità abitativa e a forte vocazione turistica".

Nelle ultime settimane non è ripreso solo lo scavo della galleria Comacina dal lato di Colonno, come si legge nel rapporto diffuso da Roma. "Dal 24 febbraio è ripresa la realizzazione del concio di attacco della galleria principale Tremezzina, lato Menaggio - prosegue la nota - Si è proseguito con il getto dell’arco rovescio della galleria di servizio Comacina, lato Colonno e la costruzione della paratia d’imbocco della galleria principale Tremezzina, lato Menaggio. L’opera prevede la realizzazione di un nuovo asse stradale che, in gran parte in galleria, consentirà di bypassare i centri urbani più congestionati, migliorando sia la fluidità del traffico locale sia i collegamenti di lunga percorrenza. Resta in fase di definizione, presso il Collegio Consultivo Tecnico, la questione dello smaltimento delle rocce contenenti idrocarburi e arsenico, che sarà risolta nei prossimi mesi".

Proprio questo rimane il principale problema da risolvere, anche dal punto di vista economico visto che i costi per lo smaltimento, a carico del Consorzio Cal, si misurano i decine di milioni di euro. Poi c’è la questione dell’impatto del cantiere sulla viabilità, evidenziato dal Sandro Estelli il segretario generale di Cgil Como, nel corso dell’ultima riunione del Tavolo della Competitività in Camera di Commercio. "Non possiamo pensare che questa opera sia da sola sufficiente a risolvere i problemi di mobilità del nostro lago - ha spiegato il sindacalista - Serve un cambio di prospettiva: la viabilità stradale da sola non regge più il peso del traffico quotidiano. È necessario investire con decisione sulla navigazione, rendendola una vera alternativa per chi lavora e per chi visita il nostro territorio. Troppe volte abbiamo assistito a disservizi, corse inadeguate e mezzi insufficienti. Senza un sistema efficiente e programmato, il rischio è che il traffico continui a soffocare il lago, penalizzando residenti e turismo".