Travolto e ucciso dall’escavatore

Giovanni Antonio Cicci, 62 anni, era disoccupato e spesso aiutava gli operai comunali, come stava facendo ieri

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MONNO (Brescia)

di Beatrice Raspa

Urtato e schiacciato dai cingoli di un escavatore, che non gli hanno lasciato scampo. È la drammatica fine toccata in sorte ieri a un 62enne di Monno, Giovanni Antonio Cicci, un disoccupato di casa nel piccolo centro della Valcamonica. L’incidente si è verificato qualche minuto prima delle 11 in località Savena, lungo la strada che dalla zona residenziale porta sui monti, sopra il campo da calcio comunale. Stando a quanto ricostruito dai carabinieri della Stazione di Vezza d’Oglio e della Compagnia di Breno l’uomo, residente nella vicina via Mortirolo, ha perso la vita mentre stava dando una mano a un operaio del Comune.

Non avendo l’impegno di un lavoro vero e proprio, a quanto risulta capitava appunto che Cicci si desse da fare mettendosi a disposizione per interventi di pubblica utilità. Ieri è andata proprio così. La dinamica dell’infortunio è stata cristalizzata solo con il trascorrere delle ore. La vittima operava non distante da un escavatore manovrato da un dipendente comunale, 10 anni di meno, e i due erano al lavoro lungo la strada Savena, stretta e serpeggiante. Pare dovessero sistemare un muretto.

A un certo punto Cicci si è trovato inconsapevolmente nel raggio di manovra della piccola ruspa e il conducente, che era in alto, ai comandi nella cabina di guida, non si è reso conto della sua presenza ravvicinata. Muovendosi ha urtato il 62enne, forse posizionato in un angolo cieco.

L’uomo è finito a terra e – in base a una prima ricostruzione – è poi stato travolto dal cingolato, che gli è passato sopra. Ad accorgersi della tragedia è stato proprio l’operaio del Comune che, dopo avere visto Cicci ferito, esanime, ha subito chimato il 112. La centrale di prima emergenza Areu ha inviato sul posto un’ambulanza e l’elisoccorso decollato da Sondrio.

I soccorritori hanno trovato il disoccupato già in arresto cardiaco, incosciente, in condizioni disperate, con gravi traumi su tutto il corpo. Dopo numerosi tentativi di rianimazione, non hanno potuto che constatare il decesso. A riavvolgere il nastro dell’incidente, e a fare tutte le verifiche del caso, saranno i carabinieri, affiancati dai tecnici di Ats della Montagna. Sul posto anche i vigili del fuoco.