Traffico di migranti, due arresti a Como

Organizzavano i passaggi verso la Germania tranciando i teloni dei treni per costi da 150 a 300 euro

Migranti

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Como, 13 dicembre 2018 - Viaggiavano nascosti sui treni merci, infilati nei vagoni squarciando i teloni di copertura. In condizioni di salute e di sicurezza precarie. Passaggi clandestini verso la Germania, per i quali pagavano dai 150 ai 300 euro, a passatori ora individuati dalla Squadra Mobile della Questura di Como.

Ieri mattina sono stati arrestati Fombah Dukuly, liberiano ventenne con domicilio in una cooperativa di Maslianico, e Mustapha Chakroun, marocchino di 32 anni senza fissa dimora, trovato a Milano. Sono accusati di concorso in favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, assieme ad altri due stranieri al momento irreperibili. L’indagine, durata un anno, era partita dalla denuncia presentata in Questura da un migrante che aveva pagato 150 euro per un viaggio non andato a buon fine. Da quel momento, gli inquirenti sono risaliti ai soggetti che erano diventati un punto di riferimento per gli stranieri che volevano oltrepassare il confine. Ogni giorno ricevevano almeno sei o sette persone, e organizzavano più viaggi ogni settimana, anche con nuclei familiari e ragazzi minorenni. Provenienti da tutta Italia, i migranti arrivavano soprattutto a Milano, e qualche volta a Como: dopo aver pagato, venivano accompagnati in stazione, e da qui a Verona, Gallarate o Novara.

Lo snodo ferroviario di Gallarate era privilegiato, in quanto terminal di Hupac, ignara società svizzera di trasporto merci. Per il transito clandestino erano infatti utilizzati treni merci: i passatori tagliavano la parte superiore dei teloni, da cui facevano entrare i migranti, che a quel punto proseguivano il loro viaggio da soli. I loro tentativi tuttavia, spesso erano vanificati dai controlli delle polizie svizzera e austriaca, che li trovavano rannicchiati in mezzo ai carichi di merci. Tempo fa un telone tagliato si era staccato dal vagone, finendo sui binari all’altezza del valico del Gottardo, in Svizzera e creando il rischio di un incidente ferroviario. Ad aprile, durante una riunione a cui avevano partecipato rappresentanti della polizia svizzera e tedesca, era emerso che nei primi quatto mesi dell’anno c’erano stati un centinaio di stranieri clandestini in più individuati sui treni rispetto all’anno precedente. Da quel momento, erano iniziati i controlli anche sulla sommità dei vagoni, per verificare la presenza di tagli nei teloni. Gli stranieri man mano fermati in Svizzera e Austria, si sono mostrati molto collaborativi nel fornire informazioni su chi avevano contattato e come era stato organizzato il loro transito.