Ticosa, il futuro tra parcheggio e polo della scienza

Meglio l'uovo oggi o la gallina domani?

L'area ex Ticosa

L'area ex Ticosa

Como, 15 gennaio 2018 - Anche per la Ticosa rischia di valere il detto dell’uovo e della gallina, con la differenza che la scelta qui è tra un parcheggio da fare subito o almeno il prima possibile e una cittadella della creatività da realizzare dopo aver recuperato non meno di 40 milioni di euro di contributi. Verrà rispedita al mittente molto probabilmente solo per questo il progetto presentato da «Officina Como», presieduta da Paolo De Santis già numero uno della Camera di Commercio e in predicato più volte di essere candidato a sindaco. Il progetto sulla carta è di quelli ai quali non si può dire di no: costruire alle porte della città murata un villaggio della creatività, una sorta di polo dedicato alla scienza, l’arte e la cultura con la Santarella come fulcro e attorno giardini, duecento alloggi realizzati con il metodo dell’housing sociale, negozi e almeno 900 parcheggi.

Un conto da almeno 40 milioni di euro da trovare attraverso la collaborazione con partner privati, da attirare attraverso una concessione di almeno 99 anni sull’area, e la speranza di un finanziamento da parte di Fondazione Cariplo che già cinque anni fa finanziò la sistemazione di Villa Olmo e del suo parco. Questa volta però a Como sembrano decisi a rimanere con i piedi per terra, ieri sera si è svolta una riunione della maggioranza proprio per discutere la proposta di De Santis, ma l’intenzione sempre quella di rifiutare. Con le paratie ancora da costruire e il nodo ex Sant’Anna  sulla Ticosa a Palazzo Cernezzi non sembrano disposti a voli pindarici: meglio un parcheggio.