Como, la Ticosa è sempre una grana

La proprietà olandese avrebbe dovuto realizzare un quartiere

La vasta aerea dismessa (Foto Cusa)

La vasta aerea dismessa (Foto Cusa)

Como, 19 luglio 2018 - Dopo anni in cui ci si era illusi di averla ceduta torna al Comune la grana-Ticosa, al termine di un estenuante braccio di ferro con la proprietà, l’olandese Multi, che avrebbe dovuto costruire un nuovo quartiere e invece non è riuscita neppure a gettare le fondamenta visto che nell’area dell’ex tinto-stamperia abbonda l’amianto, come ha permesso di stabilire una costosissima bonifica iniziata e mai finita.

Questa sera in Consiglio comunale l’assessore Marco Butti porterà una delibera con cui l’amministrazione si impegna a riprendersi la Ticosa, pari e patta con il privato con il quale nel frattempo era iniziato un lunghissimo e incerto contenzioso approdato al Consiglio di Stato. La Giunta ha già dato il suo parere positivo alla transazione che consente all’impresa olandese di tenersi una caparra di 450mila euro cedendo l’area di cantiere rinunciando a ogni vertenza, il Comune ci guadagna i tre milioni di euro versati da Multi a titolo di fidejussione. Non c’è niente da fare, luglio è proprio il mese della Ticosa.

Il 20 luglio del 1871 l’azienda più grande dell’intera provincia venne costruita alle porte del centro storico vicino e un secolo dopo, il 9 luglio del 1982, il Comune decise di acquistarla appena un paio d’anni dopo la chiusura dell’azienda, decisa dalla nuova proprietà francese. Ci sono voluti più di vent’anni per decidere cosa fare e alla fine la decisione è caduta su Multi che nel gennaio del 2007 ha iniziato la demolizione di Ticosa accompagnando il tritolo con i fuochi d’artificio. Una grande festa per l’intera città alla presenza dell’allora sindaco Stefano Bruni, con il senno di poi una decisione dissennata visto che l’amianto presente nella struttura si è polverizzato e disperso nell’intera area di scavo. Sono passati undici anni da allora, ma risanare l’area si è rivelata un’impresa impossibile. Il Comune, proprio per questo in causa con Multi, ha speso già diversi milioni di euro e dal nuovo quartiere si è tornati al progetto di un più modesto parcheggio che però a Como servirebbe eccome visto la cronica mancanza di posteggi. Prima di realizzarlo occorre però terminare la bonifica superficiale e serviranno almeno altri 2 milioni di euro. Bentornata a casa cara Ticosa, verrebbe da dire, cara in tutti i sensi.