Teleriscaldamento ko, Comocalor si difende

"Per sopperire alla sospensione di acqua calda abbiamo offerto una soluzione ai condomini: ma spesso è saltato il contatore"

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Trent’anni sono niente per un uomo, ma possono essere tanti per una rete di teleriscaldamento e quella di Comocalor gli acciacchi accumulati negli ultimi sei lustri li sente eccome. La prova l’inverno scorso, con guasti più o meno importanti che hanno portato a ripetuti blackout del servizio e in queste settimane non è andata meglio, complice la sfortuna, nel cantiere aperto ad Albate in via Muggiò per sostituire 400 metri di conduttura. Nonostante l’azienda avesse fornito a proprie spese degli impianti elettrici in grado di generare acqua calda in diversi condomini sono stati costretti a farsi la doccia al freddo.

"Il servizio di riscaldamento è stato ovviamente sospeso. Per sopperire alla sospensione della fornitura dell’acqua calda abbiamo proposto alle amministrazioni condominiali una soluzione tecnica finalizzata ad assicurarne la produzione alternativa – spiega l’amministratore delegato, Fabio Fidanza che ieri insieme al presidente Andrea Bernasconi e a Gianni Chighine della divisione energia dell’azienda ha fatto il punto sui problemi riscontrati in queste settimane - Le apparecchiature sono state messe a disposizione a nostre spese, ma la gestione delle stesse è affidata al condominio stesso, non per disimpegno o mancanza di volontà da parte di Comocalor: l’azienda infatti, come noto, non può intervenire sugli impianti interni ai condomini".

Ma in molti casi gli impianti hanno fatto saltare il contatore per sovraccarico della rete elettrica a causa del picco dei consumi, lasciando i condomini senza acqua calda. "Comocalor sta investendo nell’efficientamento della rete del teleriscaldamento oltre 2 milioni e mezzo di euro: si tratta di un piano straordinario, non rinviabile poiché nei mesi più freddi l’impatto dei cantieri sul traffico, sull’esecuzione delle opere legata alle condizioni meteo e ovviamente sull’erogazione del riscaldamento sarebbe pesante". R.C.