Como, guerra a chi usa il telefonino alla guida. In borghese

Como, la stretta: i vigili in moto multano chi guida parlando al cellulare

A Erba, nel Comasco si utilizza anche il canocchiale

A Erba, nel Comasco si utilizza anche il canocchiale

Como, 21 luglio 2019 - Una trappola a prova di furbetti del telefonino quella che hanno architettato a Como per pizzicare chi gira per la città tenendo le mani sul cellulare, anziché sul volante. Un agente della polizia municipale in borghese e in sella ad una moto-civetta percorre le vie del centro e scruta all’interno delle automobili a caccia degli automobilisti indisciplinati: non appena ne avvista uno lo affianca e registra l’infrazione, per poi chiamare i colleghi che elevano la sanzione.

Venerdì mattina in sole tre ore di controlli effettuati in centro, lungo viale Varese, viale Innocenzo e sul lungolago, sono stati pizzicati diciassette automobilisti che anziché pensare a guidare utilizzavano il telefono. Ognuno di loro si è visto notificare una sanzione di 165 euro, ridotti a 115,50 se pagati entro cinque giorni, oltre a una decurtazione di 5 punti sulla patente. Non è finita qui: se non perderanno la cattiva abitudine di guidare e rispondere al telefono e verranno fermati un’altra volta entro i prossimi due anni, rischiano la sospensione della patente da uno a tre mesi, a norma di quanto stabilito dal Codice della Strada.

«Stiamo portando avanti una campagna di sicurezza stradale con diversi tipi di controlli mirati e in diversi punti della città – spiega l’assessore comunale alla Polizia Locale, Elena Negretti – in base alle necessità che emergono sul territorio. Contrastare la pessima abitudine dell’uso del telefonino mentre si sta guidando significa tutelare non solo i conducenti e i loro passeggeri, ma anche tutti gli utenti della strada, che sempre più spesso subiscono danni per la distrazione degli altri. Ringrazio come sempre i nostri agenti e tutto il comando per l’impegno costante ad affrontare le problematiche contingenti, compatibilmente con il tempo e le risorse che abbiamo a disposizione».

Agli automobilisti comaschi non resterà che correre a comprare un apparato vivavoce da installare sulla propria vettura; per quelle che ne sono ancora sprovviste si possono acquistare dispositivi che permettono di guidare e rispondere al telefono senza staccare le mani dal volante spendendo pochi euro, e senza dover rinunciare a spedire sms, twittare, o postare sui Facebook e gli altri social mentre stanno guidando. I controlli della municipale, infatti, proseguiranno fino a settembre e il rischio di incappare in una multa salata non si corre soltanto in città. A Erba, sempre in provincia di Como, il comandante della municipale Giovanni Marco Giglio è diventato il terrore dei suoi concittadini da quando si apposta lungo le vie del centro munito di cannocchiale, per scrutare le auto in transito. Basta prendere in mano il telefonino anche per pochi istanti per essere fermati e multati. Qualcuno ha provato a replicare che si trattava di una chiamata importante, ma si è sentito rispondere che «una telefonata salverà anche la vita, ma non evita una multa».