Tavernerio: spari in strada con una pistola. Presi due giovani

Due ragazzi nei guai con l'accusa di procurato allarme. L'allarme lanciato dai residenti nella zona di via Roccolo

Una pistola

Una pistola

Tavernerio - Lo hanno visto dalla finestra, con il cappuccio della felpa tirato sulla testa che gli copriva il volto, mercoledì mattina alle 8, mentre esplodeva una serie di colpi di pistola in mezzo alla strada. A chiamare subito i carabinieri di Albate sono stati alcuni residenti di Tavernerio nella zona tra via Roccolo e via Nazario Sauro, che hanno sentito le esplosioni, e hanno visto un soggetto incappucciato scappare a bordo di una Alfa Romeo, di cui sono riusciti a prendere la targa. Consentendo così ai militari di risalire al proprietario dell’auto, e a chi la stava utilizzando, un diciottenne che è risultato essere l’autore di quella incursione. La stessa auto che, contemporaneamente, veniva rintracciata dalla polizia per un fatto identico avvenuto la notte del 1° novembre, quando il ragazzo era in compagnia di un amico.

Mercoledì mattina, alla guida di quella stessa Alfa, ha fatto visita a un amico di 16 anni di Tavernerio, con il quale hanno deciso di provare una pistola scacciacani calibro 9, con regolare tappo rosso, sparando in aria ben 14 colpi. Abbastanza per far spaventare mezzo quartiere, i cui residenti non hanno avuto modo di percepire che si trattava di esplosioni a salve. Una volta rintracciati dai carabinieri, entrambi hanno ammesso di essere gli autori degli spari, e hanno consegnato la pistola utilizzata poco prima e 33 cartucce a salve. Entrambi sono stati denunciati per procurato allarme, il primo alla Procura ordinaria di Como, l’amico sedicenne alla Procura per i minorenni.

Ma nel frattempo il maggiorenne era stato raggiunto a casa anche dagli agenti della Squadra Volante di Como, al termine di accertamenti su una segnalazione giunta alcuni giorni fa, con tanto di video pubblicato sui social, per l’esplosione di alcuni colpi di pistola la notte di Halloween, davanti al Comando di Polizia Locale di Cantù. Anche in quel caso, era stata segnalata la presenza di un’Alfa Romeo, di cui si era risaliti alla targa identificando il proprietario: ancora una volta, era l’auto in uso al diciottenne canturino. Ma in quel caso era con un altro amico, anche lui minorenne e di Cantù, con il quale ha commesso un episodio identico a quello di Tavernerio. Tuttavia a esplodere i colpi sarebbe stato solo il minorenne che viaggiava in auto con lui, che è stato il solo a essere denunciato per procurato allarme ed esplosioni pericolose. La polizia ha inoltre trovato e sequestrato la pistola giocattolo e le munizioni a salve.