Varese, ecco la targa per Piero Chiara

Scoperta per i 105 anni dalla nascita del narratore luinese

Mauro della Porta Raffo sotto la targa per Piero Chiara

Mauro della Porta Raffo sotto la targa per Piero Chiara

Varese, 24 marzo 2018 - Una targa in onore del narratore varesino Piero Chiara. È stata scoperta ieri pomeriggio in via Bernascone 1, lo studio dove Chiara ha lavorato per circa vent’anni e dove sono passate tante personalità del mondo della cultura e del cinema italiano.

Non è stata scelta una data a caso: ieri correva il 105° anniversario della nascita del narratore, che vide la luce a Luino nel 1913, per poi morire a Varese nel 1986. A presiedere la cerimonia è stato Mauro della Porta Raffa, scrittore e saggista, tra i più grandi esperti della vita e delle opere di Piero Chiara. La targa, fortemente voluta dall’associazione culturale Varesepuò, ricorda non solo Chiara, ma anche Bruno Lauzi che in quell’edificio si è recato nei primi anni della sua maturità a fare da correttore di bozze per lo scrittore. «Abbiamo invitato persone e amici, quelli che amano e apprezzano Piero Chiara», ha sottolineato della Porta. «È stata una commemorazione e un ricordo, perché vogliamo mantenere viva la memoria di Chiara, la città non si ricorda bene di questo grande narratore». Nella sede di via Bernascone «veniva anche Bruno Lauzi, quando viveva a varese, e abbiamo celebrato anche lui. Era la sede comunale e provinciale del Partito liberale italiano, di cui Chiara è stato per anni segretario provinciale. Anche Bruno Lauzi a quei tempi era iscritto al Pli e faceva il correttore di bozze di Chiara, è stata una collaborazione molto importante».

Secondo della Porta Raffo «Piero Chiara è stato il più grande narratore del secondo Novecento italiano. Un narratore è una cosa diversa da uno scrittore. Quando nel 1962 appare il Piatto Piange fu una rivoluzione letteraria. Mise in primo piano la provincia italiana e lombarda, con suoi modi di vivere e le particolarità. Una cosa che in Italia non era mai stata fatta, una rivoluzione che poi prosegue con i libri successivi. Sono stati romanzi e racconti che hanno rivoluzionato la letteratura italiana e che hanno portato alla ribalta il mondo provinciale fino ad allora trascurato». Nello studio di via Bernascone, ricorda della Porta, «lo venivano a trovare molti personaggi importanti, anche attrici e attori famosi dell’epoca, che interpretavano film tratti dai suoi libri». E oggi «si fa poco per ricordarlo, esiste questo Premio Chiara che però non ha alcun peso a livello nazionale. Certamente occorrerebbe fare molto di più».

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