Svuotavano auto, un anno e quattro mesi a ecuadoriano

Agiva con altri due giovani tutti accusati di aver commesso furti su vetture in sosta a Maslianico

Josè Enrique Zambrano Espinoza, 26 anni, origine ecuadoriana e residente a Monza, era stato arrestato la notte del 29 agosto 2018 assieme a un coetaneo rumeno e a un minorenne. Tutti accusati di aver commesso furti su tre auto in sosta a Maslianico, in via Burgo. Alle auto erano stati rotti i finestrini, sottratti un portafogli con pochi franchi, un paio di occhiali e altri oggetti di poco valore, subito trovati in possesso dei tre giovani e riconsegnati ai proprietari dai carabinieri di Cernobbio, che erano stati avvisati da un turista tedesco che aveva subito l’incursione dei tre giovani mentre stava dormendo sul suo van fermo in un parcheggio. Per quei fatti, Espinoza aveva patteggiato a direttissimo 1 anno e 3 mesi di reclusione, con pena sospesa. Ma nel frattempo le indagini dei carabinieri di Cernobbio erano proseguite, arrivando a contestare ai tre ragazzi altri sette furti su auto avvenuti quella stessa sera a Cernobbio in via Nazario Sauro, piazza Caduti del Lavoro, via Regina, a Tavernola o a Maslianico. Il raid era stato ricostruito seguendo il tragitto dei tre indagati attraverso le telecamere di sicurezza. Accuse che ieri sono costate una ulteriore condanna a 1 anno e 4 mesi di condanna a Espinoza, arrivando così a un cumulo di 2 anni e 7 mesi di reclusione e alla revoca della sospensione condizionale. Il rumeno nel frattempo è stato stralciato in quanto diventato irreperibile. Solo i primi tre proprietari delle auto erano stati risarciti subito, prima di arrivare davanti al giudice del processo per direttissimo. Ma dei rimanenti sette, nessuno ha visto un centesimo. Pa.Pi.