"Invadono" la Svizzera inseguendo ubriaco: poliziotti fermati in Ticino e disarmati

Autorizzati secondo protocollo, i due agenti sono stati pure sottoposti per ore a interrogatorio e all’alcoltest

Brogeda

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Como, 3 febbraio 2015 - Disavventura oltre frontiera per due poliziotti italiani:  fermati, disarmati, sottoposti ad alcoltest e interrogati per ore dai colleghi della Polizia Cantonale Ticinese.  E' succasso alcuni giorni fa lungo l'autostrada A9, dove un automobilista italiano, poi rivelatosi ubriaco, è fuggito in Svizzera dopo avere speronato una pattuglia della Polstrada di Busto Arsizio.

Il fuggitivo è stato inseguito in territorio italiano da una pattuglia della Squadra Volante di Como che, quando ha capito che l'uomo intendeva scappare in Svizzera, ha chiesto e ottenuto dal Centro di cooperazione doganale di Chiasso l'autorizzazione ad entrare nella Confederazione elvetica sulla base delle disposizioni degli accordi di Schengen. L'automobilista è stato fermato da una pattuglia svizzera cinque chilometri dopo la frontiera ed è stato denunciato

Quando, poco dopo, sono sopraggiunti i poliziotti italiani, attardati in dogana in attesa del via libera al loro ingresso in Svizzera, i colleghi elvetici li hanno disarmati, sottoposti ad alcol test e li hanno scortati fino a Lugano, in caserma, dove gli agenti sono stati trattenuti per oltre tre ore e interrogati separatamente. Riaccompagnati in frontiera, sono state restituite loro le armi. Il loro rapporto di servizio è stato inviato dalla procura di Como al ministero degli Esteri per valutare se il comportamento dei poliziotti ticinesi sia stato conforme alle regole.