Sul luogo del delitto una targa ricorderà l’uomo ucciso sull’auto

"L’accaduto non cancelli il desiderio di umanità"

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La morte non è mai giusta, anzi spesso sa essere assurda e spietata proprio come quella di Giuseppe Mazza, pensionato senza colpe se non quella di essersi trovato nel posto sbagliato al momento sbagliato, vittima di uno squilibrato che gli ha tagliato la gola da parte a parte con un coccio di bottiglia, probabilmente senza neppure lasciargli il tempo di capire quello che gli stava accadendo.

Una fine orribile quella capitata al 76enne originario di Mantello, in provincia di Sondrio, ma da una vita trasferitosi a Como dove per anni a lavorato come magazziniere e autista fino a raggiungere la pensione. Anche se aveva lavorato una vita il signor Giuseppe non aveva una casa tutta sua, in inverno rimaneva ospite della sorella che vive a Breccia e appena arrivava la bella stagione la sua casa diventava la sua auto, la piccola Volkswagen Lupo dove ha trovato la morte. L’11 agosto scorso l’aveva parcheggiata di fronte alle scuole di via Giussani a Rebbio, con gli studenti e gli insegnanti in vacanza, un luogo tranquillo dove rimanere al fresco a dormire sul sedile al posto di guida anche durante il giorno, riparandosi all’ombra delle piante. Quella mattina però la sua strada si è incrociata con quella di Omar Querenzi, 32 anni di Albiolo, un passato turbolento fatto di abusi di sostante stupefacenti e un presente di disagio, anche psichico. Il pomeriggio prima Omar si era presentato al Pronto soccorso dell’ospedale Sant’Anna in cerca di aiuto, in Pronto Soccorso è rimasto tutta la notte e la mattina è stato dimesso. Adesso a ricordare Mazza ci sarà anche una targa che verrà collocata lunedì mattina dal Comune. "In ricordo di Giuseppe Mazza – la scritta che vi sarà incisa - L’accaduto non cancelli il desiderio di umanità".