Sul Lario un anno terribile per l’occupazione

Le province di Como e Lecco nel 2020 hanno sofferto pesantemente. Monteduro, Uil: "I giovani rassegnati, non cercano più un lavoro"

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Un anno disastroso il 2020 per l’occupazione sul Lario, nonostante il blocco dei licenziamenti. Gli occupati a Como sono stati 260.743 e sono diminuiti di 5.140 unità sull’anno precedente (-3.387 uomini, -1.253 donne), il tasso di occupazione al 65,70%, con un calo dell’1,46% rispetto al 2019. I disoccupati a Como nel 2020 sono stati 14.722 e il tasso disoccupazione salito al 5,34%. Gli inattivi a Como sono stati 116.669 e aumentati di 9.843 unità rispetto al 2019. Il tasso di disoccupazione giovanile tra i ragazzi nella fascia tra i 15 e i 19 anni a Como è passato dal 12,87% del 2019 al 10,78% del 2020. In provincia di Lecco gli occupati sono stati 149.549; diminuiti di 994 unità rispetto al 2019 (-853 uomini, -141 donne), il tasso di occupazione al 68,90%, con un calo dell’0,01% rispetto al 2019. I disoccupati a Lecco nel 2020 sono stati 8.236 e diminuiti di 191 unità rispetto al 2019 e il tasso di disoccupazione del 5,22%, ed è diminuito dello 0,08%. Gli inattivi a Lecco, nel 2020, 57.352 e sono diminuiti di 91. Il tasso di disoccupazione giovanile a Lecco è passato dal 13,16% del 2019 al 11,55% del 2020. In totale nelle 2 province si sono persi 6.134 posti di lavoro rispetto al 2019. "Solo il divieto dei licenziamenti e gli ammortizzatori Covid, percepiti da 40mila lavoratori hanno evitato conseguenze più pesanti – dice Salvatore Monteduro, segretario Uil Lario -. La diminuzione del numero dei disoccupati non deve trarre in inganno, i giovani sono scoraggiati e non cercano più lavoro. Vanno prorogati, per l’anno, gli ammortizzatori, il blocco licenziamenti e le deroghe ai contratti a termine". R.C.