Su le temperature in quota: per i ghiacciai inizia l’ablazione

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Aumentano le temperature in quota: per i ghiacciai lombardi inizia il periodo di ablazione. In Valmalenco, le nevicate degli ultimi giorni hanno dato una mano di bianco all’Altipiano di Fellaria. "Poca cosa - sottolinea Riccardo Scotti, del Servizio Glaciologico Lombardo - ma almeno la cresta nevosa che porta alla Cima dei Sassi Rossi a 3549 m, dove è installata la time-lapse camera, si è temporaneamente ricostruita con bellissima neve soffice e farinosa. Viste le previsioni fornite dai modelli meteorologici, che indicano un netto aumento delle temperature in quota, oggi (ieri per chi legge, ndr) siamo al momento di massimo accumulo stagionale, il giorno in cui termina la "stagione di accumulo" e inizia quella "di ablazione" su gran parte delle superfici coperte dai ghiacciai nella nostra regione". L’associazione di volontariato scientifico no-profit, che si occupa di ricerca e monitoraggio in ambito glaciale alpino, avvierà nelle prossime settimane i rilievi nivologici sul campo per quantificare i bilanci di accumulo. "Forniranno un supporto numerico a quella che è la sensazione generale, ovvero di un innevamento oltremodo scarso in tutti i settori montuosi della regione. Un quadro più chiaro e definito rispetto al deficit nevoso e le prospettive per i ghiacciai nell’estate 2022 li avremo entro un mese, quando avremo completato il lavoro di raccolta e analisi dei dati", conclude Scotti. L’ultimo bilancio delle riserve idriche, tracciato da Arpa Lombardia, non consente di essere ottimisti. All’1 maggio, i dati sul riempimento dei laghi mostrano un +10% rispetto alla settimana precedente (situazione al 24 aprile), seppur il confronto con la media 2006-2020 in questo periodo rimane pesantemente negativo (-43,1%). Riguardo più in generale lo stato delle riserve idriche, Arpa segnala che il dato peggiore rimane quello del manto nevoso, che alla stessa data registra -63,7% rispetto la media. F.P.