Stroncato il giro di spaccio fra Merone e Monguzzo

Cocaina, eroina e hascisc al dettaglio nelle aree boschive. Quattro arresti, in manette anche un erbese

Cocaina, marjuana, eroina e hascisc: non mancava nulla nell’offerta di stupefacenti che alcuni cittadini marocchini e un italiano garantivano nelle aree boschive tra Monguzzo e Merone. Su di loro, hanno condotto un’indagine i carabinieri di Lurago d’Erba, che ora hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Pasquale Ricci, 35 anni di Erba, e di tre marocchini: Mohamed El Yahyaoui, 39 anni residente a Legnano, Walid Fait, 32 anni residente a Melegnano e Mohamed Ait Himi, 41 anni residente a Corsico. Lo spaccio di sostanze stupefacenti in concorso, nell’ordinanza emessa dal gip di Como Laura De Gregorio, sarebbe stato commesso dal 2019 a dicembre 2020, tra Merone e Monguzzo, con alcuni episodi anche a Merate. L’indagine, iniziata a settembre scorso, con la certezza che quelle zone boschive fossero diventate un punto di riferimento per i tossicodipendenti, si sono basate su osservazioni del via vai, identificazione di acquirenti sentititi come testimoni, pedinamenti, documentazioni fotografiche che ritraggono gli indagati mentre commettono l’attività di spaccio, e analisi dei tabulati telefonici. I carabinieri hanno così ricostruito il quadro dell’attività, il tipo di sostanze smerciate, il giro di clientela: negli atti, compaiono centinaia di cessioni di droga, l’identificazione di 29 acquirenti che ora saranno segnalati alla Prefettura e andranno incontro alle conseguenze previste per gli assuntori, tra cui la sospensione della patente di guida, e i sequestri di modici ma costanti quantitativi di marijuana, eroina, hascisc e cocaina. Pa.Pi.