Strage di Erba, Cassazione rimanda atti a Como su nuovi accertamenti

Accolta la richiesta dei legali di Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati all'ergastolo

Rosa Bazzi e Olindo Romano

Rosa Bazzi e Olindo Romano

Erba (Como), 13 settembre 2019 -  Per un vizio formale, la Cassazione ha accolto la richiesta dei legali di Olindo Romano e Rosa Bazzi - condannati all'ergastolo per la strage di Erba - di trasmettere alla Corte di Assise di Como la richiesta della difesa di nuovi accertamenti. I giudici di Como, lo scorso aprile, si erano opposti alle istanze di accesso ai server delle intercettazioni, e a quelle di acquisire un cellulare Motorola ed esaminare dei reperti biologici. Ma la decisione era stata emessa 'de plano', senza contraddittorio tra le parti. Adesso la Corte di merito dovrà rivalutare le istanze convocando le difese. Secondo i giudici di Como, le richieste dei legali della  coppia omicida sono immotivate e inutili "a distruggere l'impianto su cui è fondata" la condanna definitiva. 

La Corte d'assise di Como dovrà fissare un'udienza, a cui tutte le parti potranno partecipare, per decidere se possano essere avviati o meno nuovi accertamenti sulla strage di Erba, in cui l'11 dicembre 2006 persero la vita Raffaella Castagna, il suo bambino Youssef Marzouk, la madre Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini, per la quale sono stati condannati all'ergastolo in via definitiva i coniugi Olindo Romano e Rosa Bazzi, anche loro residenti nel condominio delle vittime. La prima sezione penale della Cassazione, dopo una camera di consiglio svolta ieri, ha esaminato il ricorso presentato dalla difesa di Olindo e Rosa contro il 'no' che i giudici di Como nello scorso aprile avevano opposto alla loro richiesta di procedere con nuove analisi su alcuni reperti: la Cassazione, con un passaggio quindi soltanto interlocutorio, ha qualificato il ricorso come opposizione e, quindi, ha trasmesso di nuovo gli atti alla Corte d'assise di Como.

"Nel nostro ricorso avevano chiesto che si tornasse davanti ai giudici di Como - spiega l'avvocato Fabio Schembri - perché la loro precedente decisione era stata presa senza contraddittorio delle parti. Ora sarà fissata un'udienza che noi potremo chiedere sia anche pubblica". Le istanze della difesa dei coniugi Romano, che si dicono innocenti, riguardano il compimento di nuovi esami su campioni biologici trovati sul luogo della strage e su un vecchio telefono cellulare, nonché l'accesso ai server della procura per analizzare le registrazioni delle intercettazioni ambientali compiute subito  dopo il delitto. Dopo il deposito delle motivazioni da parte della Cassazione - di norma entro un mese - quindi, i giudici di Como fisseranno la loro udienza.