Strage di Erba, "Qualcuno ha indirizzato le indagini"

Uno dei legali di Olindo Romano e Rosa Bazzi avanzi dubbi su refertazioni e verbali

 Olindo Romano e Rosa Bazzi

Olindo Romano e Rosa Bazzi

Erba (Como), 19 ottobre 2018 -" E' successo e sta succedendo un po' di tutto: non credo ai complotti ma qualcuno ha ostacolato e indirizzato le indagini". Lo ha detto, intervistato da un emittente radiofonica locale, 'avvocato Fabio Schembri, uno dei legali di Olindo Romano e Rosa Bazzi, condannati all'ergastolo per la strage di Erba dell'11 dicembre 2006. Il legale ha riferito di "verbali sbagliati, intercettazioni ambientali scomparse, altre non messe agli atti, presunta manipolazione della memoria dell'unico superstite della strage di Erba, Mario Frigerio, dubbi sulla repertazione che ha portato a rilevare una piccola traccia di sangue trovata nella macchina di Olindo Romano, estenuanti rimpalli tra Procure. Ma la cosa più grave e più recente è la distruzione della gran parte dei reperti utili a far riaprire le indagini perchè contenevano le tracce dei veri assassini: reperti distrutti nell'inceneritore di Como prima che la Cassazione decidesse di dire no alla revisione del processo. Questo nonostante i provvedimenti delle Procure di Brescia e di Como che avevano sospeso la distruzione di quei reperti. Tutto ciò non solo è incredibile ma è inammissibile in uno Stato di diritto. Credo che una cosa del genere non sia mai accaduta nella storia della nostra Repubblica". "Fortunatamente - ha aggiunto Schembri - ci sono altri reperti che siamo riusciti a far conservare presso l'università di Pavia e ora infatti chiederemo un accertamento tecnico su questi reperti rimasti. Ovviamente, ci auguriamo anche che tramite il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede si possa fare chiarezza su questo e altri strani episodi che si sono verificati come la scomparsa di importanti intercettazioni ambientali. Oltre a questo abbiamo a disposizione altri elementi nuovi utili per dimostrare che Olindo e Rosa sono innocenti. Voglio infatti ricordare -ha concluso il legale di Olindo e Rosa- che i Ris di Parma hanno accertato che non solo sulla scena del crimine non ci sono tracce di Olindo e Rosa ma nemmeno nella casa dei coniugi Romano sono state rinvenute tracce di sangue delle vittime. Si dice, 'però Rosa e Olindo hanno confessato', ma la loro confessione è stata clamorosamente smentita dal dato scientifico che acquista maggior rigore soprattutto se c'è stata una confessione. Non credo ai complotti ma qualcuno ha ostacolato e indirizzato le indagini", ha concluso.