Strage di Erba, in aula i nuovi elementi su Olindo e Rosa

Le speranze di revisione del processo per i coniugi si giocano in questo nuovo finale di partita in una vicenda truce iniziata la sera dell’11 dicembre 2006

Olindo Romano e Rosa Bazzi

Olindo Romano e Rosa Bazzi

Erba (Como), 16 gennaio 2018 -  Anche oggi saranno presenti. Nell’aula della prima sezione della Corte d’appello di Brescia Olindo Romano e Rosa Bazzi ascolteranno il presidente Enrico Fischetti leggere l’ordinanza che disporrà l’esame, con la formula dell’incidente probatorio, sulla totalità o parte dei reperti indicati dai difensori dei coniugi all’ergastolo per la strage di Erba. Sarà nominato un perito, con ogni probabilità il colonnello Gianpietro Lago comandante del Ris di Parma.

Le speranze di revisione del processo per l’ex netturbino e la colf di Erba si giocano in questo nuovo finale di partita in una vicenda truce iniziata la sera dell’11 dicembre 2006, quando, in un caseggiato di via Diaz, vennero massacrati a coltellate e colpi di spranga Raffaella Castagna, il suo bambino Youssef, di due anni e mezzo, la madre di Raffaella, Paola Galli, la vicina del piano di sopra Valeria Cherubini. I difensori Fabio Schembri, Luisa Bordeaux e Nico D’Ascola chiedono l’esame di una serie di reperti e tracce biologiche mai analizzati o analizzati solo in parte.

Quattro formazioni pilifere sulla felpa di Youssef. Tutti i margini ungueali del bambino, quelli di entrambe le mani di Paola Galli e Valeria Cherubini. Una traccia di sangue sul terrazzino di Raffaella Castagna. Una traccia da contatto palmare al piano terra. Un giaccone trovato sul pianerottolo dell’alloggio di Raffaella Castagna. Un giubbotto rinvenuto nell’abitazione di Valeria Cherubini. Il giaccone di Paola Galli. Un accendino sul pianerottolo. Un guanto in lattice verde sul tavolino di fronte al divano in casa Castagna. La tenda della porta finestra in casa di Valeria Cherubini, attraversata, secondo la difesa, da una coltellata. Un mazzo di chiavi sul pianerottolo. Un cellulare. Un cuscino con impressa l’impronta di una scarpa. Mozziconi di sigaretta in un posacenere grigio e un altro in un posacenere verde sul terrazzo di Raffaella.