"Rubate le tasse di 800 Comuni": in cella l’ex sindaco di Como Stefano Bruni

Arrestato con altri quattro: "Hanno comprato anche dei ranch" di ANDREA MORLEO

Stefano Bruni ha 54 anni: è stato sindaco di Como fino al 2010 per due legislature Nella vita fa il commercialista

Stefano Bruni ha 54 anni: è stato sindaco di Como fino al 2010 per due legislature Nella vita fa il commercialista

Como, 27 maggio 2016 - Sino a ieri era solo «l’uomo delle paratie», che a Como non è per nulla un complimento perché quel muro costruito a lago è un raro mostro di bruttezza, oltre che una voragine da milioni di euro su cui indaga la Corte dei Conti (la vicenda penale si è invece già chiusa) e che Dio solo sa quando verrà sistemato. Il via libera venne dato proprio dalla Giunta di centrodestra guidata allora da Stefano Bruni. L’ex sindaco di Como (dal 2002 al 2012), prima con Forza Italia e poi con il Pdl, ciellino «doc», ieri è stato arrestato per bancarotta e abusivismo finanziario nell’ambito di un’indagine partita dalla Guardia di Finanza di Lecco e coordinata dalla Procura di Milano.

Al centro il fallimento di tre società di riscossione tributi - Aipa, Ksg e Mazal Global Solution - andate a gambe all’aria portandosi dietro i soldi dei contribuenti (150 milioni di euro) di 800 Comuni, 450 lombardi «perché le tasse c’è chi le paga e chi se le ruba», come ipotizzano i pm. Con gli incassi, dice il gip, si sarebbero comprati anche due ranch, uno in Africa e l’altro negli Usa. L'ordinanza firmata dal gip Maria Cristina Mannocci ha portato in carcere anche un faccendiere olandese (ma con casa a Lugano), Johannus Demers, il patron della Calcio Lecco Daniele Bizzozero, Virgilio Luigi (presidente del consiglio di amministrazione di Aipa prima e di Mazal Global Solution poi) e Francesco Pierangeli, commercialista di Fano. Le indagini prendono il via dal crac Aipa, la società di riscossione tributi riconducibile a Daniele Santucci, già condannato a tre anni e 4 mesi per peculato. Scarcerato nel marzo 2014, al posto di Santucci arriva Virgilio che diviene presidente del consiglio di amministrazione di Aipa spa. In questa veste affitta tutti i rami d’azienda (già in difficoltà) al Gruppo Kgs, che però non è iscritto all’albo dei soggetti abilitati alla riscossione dei tributi.

Serve anche un capitale sociale di almeno 10 milioni di euro, così si crea Mazal Glob Solutions. Per la capitalizzazione Virgilio si rivolge al commercialista Bruni che - dicono i magistrati - aveva già fatto operazioni di questo tipo per conto di altri imprenditori interessati all’acquisto del Bologna, Parma e del Calcio Monza. L’ex sindaco di Como mette in contatto Virgilio con Bizzozero e la Mazal viene capitalizzata con titoli Jp Morgan della Ksg Group, la quale risulta averli acquistati nel 2015 dalla Lario Rent Auto Moto Nurica srl, società di Martinengo riconducibile al patron del Lecco. Peccato che quei titoli risultino solo collocabili dai cosidetti «investitori istituzionali», che siano della serie «X», ovvero privi di un capitale di riferimento e per questo già inseriti in una «black list» proprio perché alla scadenza non matura alcun rimborso. In una parola: carta straccia senza alcun valore.

Per questa consulenza Bruni ha incassato 170mila euro, come peraltro ammette lui stesso nell’interrogatorio del 15 aprile scorso dove però dichiara di essere stato convinto del valore di quei titoli alla luce della perizia di Pierangeli. Ma il gip non gli crede anche perché in una telefonata intercettata Bruni, che nel frattempo ha ricevuto l’avviso di garanzia, si affretta a regolarizzare la documentazione societaria di Confidi Como di cui era formalmente amministratore dal gennaio 2015.

andrea.morleo@ilgiorno.net