"Stavamo andando a fondo in due"

Il 40enne che si è tuffato per tentare di salvare l’ultima vittima del Lario: ho dovuto desistere

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Al tentativo di rianimarlo, è sopravvissuto solo poche ore. Poi i medici che stavano tentando di tenere in vita il ragazzo si sono dovuti fermare. Ismail El Wardi, diciassettenne residente a Sedriano, nel Milanese, è morto all’ospedale Sant’Anna, dove giovedì sera era arrivato dopo essere stato ripescato dalle acque del lago. A Como era arrivato con alcuni amici e verso le 18.30 si è tuffato davanti al Tempio Voltiano. Ha iniziato ad andare sott’acqua, non si sa se perché non sapeva nuotare bene, se per un attacco di panico o altro: la gente attorno lo ha visto scomparire e non risalire, in un punto in cui il fondale è profondo circa quatto o cinque metri. Non tantissimo, ma abbastanza per non riguadagnare la riva se ci si trova in condizioni critiche. Un quarantenne di Garbagnate Milanese, operaio e padre di famiglia, che era sulla riva e ha assistito alla scena si è tuffato e ha cercato di trattenerlo, di riportarlo in superficie, ma dopo pochi attimi si è dovuto arrendere: "Ho capito che saremmo andati a fondo entrambi" ha detto. Ha mollato la presa è risalito a prendere fiatoe quando si è nuovamente immerso Ismail era scomparso. È stato ritrovato quaranta minuti più tardi dai sommozzatori dei vigili del fuoco, in arresto cardiaco. I soccorritori del 118 lo hanno rianimato a lungo, per poi trasportarlo in ospedale. Ma qui i medici hanno potuto fare poco. Non c’erano nemmeno le condizioni per sottoporlo alla "Ecmo ExtraCorporeal Membrane Oxygenation", una recente procedura di Ossigenazione extracorporea a membrana, che sostituisce e ripristina l’attività cardiaca e respiratoria, che in alcuni casi si è rivelata efficace. Ma non per il diciassettenne, trascinato a fondo da acque con le quali non aveva confidenza, e che sono molto più ostiche di quelle del mare. Il magistrato di turno della Procura di Como, Antonio Nalesso, a fronte dell’evidenza della tragedia, non farà l’autopsia e ha disposto che il corpo di Ismail venga subito restituito alla famiglia.

Paola Pioppi