Argegno, Statale Regina chiusa per frane: disagi in vista

Il cantiere aperto sino al 4 giugno per rimuovere i detriti

Lo smottamento ad Argegno sulla Regina (Cusa)

Lo smottamento ad Argegno sulla Regina (Cusa)

Argegno, 22 maggio 2018 - Altro che “dopo Carosello tutti a nanna”, sul lago fino al prossimo 4 giugno si rischia di finire tutti a piedi prima della fine del tg della sera. Colpa dei lavori per la rimozione della frana alle porte di Argegno dove per le prossime due settimane la statale Regina rimarrà chiusa dalle 20.30 alle 5.30, per consentire agli operai della ditta incaricata da Anas di costruire un grande muro di contenimento alto sei metri che dovrà essere ancorato alla parete di roccia. Per consentire la tenuta della struttura sarà necessario agganciare ogni pezzo direttamente al fianco della montagna, grazie a perforazioni di venti metri l’una. Difficile far andare d’accordo trivelle ed escavatori con il transito delle auto, anche se a una sola corsia visto che di fronte a Villa Dell’Oca sono ormai otto mesi che si formano code a causa dei detriti non ancora rimossi. Una situazione a dir poco paradossale che non è stata presa bene da tanti sindaci del Centro e dell’Alto Lario, preoccupati per le conseguenze sul traffico della sponda occidentale del ramo di Como.

Per mesi hanno chiesto, inutilmente, ad Anas e Prefettura di sbrigarsi e completare l’opera entro la primavera. Tutto inutile, da ieri sera la Regina è spezzata in due e agli automobilisti ritardatari non è rimasto altro da fare che prendere la via di Schignano e poi della Valle Intelvi, per bypassare il cantiere con una deviazione di oltre una trentina di chilometri. Una strada piena di curve e tornanti dove, non più tardi di domenica sera, si è abbattuta una scarica di pietre e fango precipitati dal fianco della montagna in seguito alle forti piogge. Salvi, o quasi, i pendolari diretti in Svizzera che però rischiano di ritrovarsi per le prossime due settimane in coda sulla Regina all’alba in attesa che gli operai riaprano la strada. Come se non bastasse Anas ha annunciato nuove asfaltature, sempre sulla Regina, anche a Carate Urio e Cernobbio, mentre all’inizio di giugno verranno ultimati i lavori di posa del guard rail nel tratto compreso tra Menaggio e Porlezza.

Unica deroga al blocco è stata prevista per i mezzi di emergenza che però dovranno comunicare almeno un quarto d’ora prima il loro passaggio, per permettere agli operai di spostare la grande trivella che occupa tutta la carreggiata. Una situazione a dir poco paradossale che rischia di finire sul tavolo del futuro Ministro ai Trasporti, non appena si formerà il prossimo Governo, per mano del parlamentare di Fratelli d’Italia, Alessio Butti, che ha fatto proprie anche le proteste avanzate dagli albergatori, i commercianti e tutte le associazioni di categoria che rischiano di essere fortemente penalizzate in piena stagione turistica. Per venire loro incontro Anas ha deciso di concedere uno stop ai lavori nel corso del weekend, per consentire così il passaggio dei turisti diretti nelle località dell’Alto Lago. Un’apertura che non è servita a placare le polemiche.