Stagione dei saldi, partenza in salita Per Federmoda dati in calo del 5%

C’è da recuperare il profondo gap dei mesi scorsi ma ora c’è ottimismo nelle zone di confine anche per lo shopping scontato che faranno nelle nostre località i vicini cittadini svizzeri

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di Roberto Canali

Hanno preso il via ieri i saldi in Lombardia che ci accompagneranno fino al prossimo 5 marzo: nonostante i buoni auspici la partenza è già in salita perché da recuperare per i negozianti ci sono le mancate vendite di novembre.

Secondo Federmoda Confcommercio il 52,7% delle imprese si è trovato a fronteggiare un decremento delle vendite del 2,4% rispetto al 2021, solo parzialmente recuperato durante la corsa ai regali di Natale. Anzi confermando una tendenza degli ultimi anni, ancor più accentuata ora che l’inflazione e i rincari delle bollette hanno reso ancor più volatile la busta paga di tanti lombardi, c’è chi sotto l’albero ha messo solo gli auguri rimandando i regali veri e propri all’Epifania per approfittare dei saldi.

Tra i capi di abbigliamento più ambiti ci sono cappotti e piumini, in cima alla lista degli acquisti per il 44,7% dei lombardi, prodotti di maglieria (48,5%), pantaloni e jeans (32,1%), felpe e tute (23,9%) e sneakers (20,1%).

Secondo le previsioni di Federmoda almeno la metà dei lombardi farà un acquisto da qui ai prossimi due mesi, con una spesa media di 133 euro mentre il budget delle famiglie si aggirerà sui 304 euro.

Per i negozianti il giro sfiorerà i 5 miliardi di euro a livello nazionale e dovrebbe essere di poco sotto il miliardo in Lombardia dove a far volare gli acquisti, soprattutto nella fascia di confine, potrebbero essere gli svizzeri.

Nonostante in Canton Ticino i saldi, anzi gli extra sconti, siano iniziati subito dopo le feste saranno in tanti ad approfittare delle offerte italiane forti anche del super franco che ormai al cambio vale un centesimo più dell’euro.

L’incognita invece è rappresentata dall’e-commerce e gli acquisti online che negli ultimi anni, soprattutto per l’abbigliamento sportivo, costituiscono un’alternativa ai negozi tradizionali. Nonostante tutto rimane ottima per il presidente di Federmoda Italia, Giulio Falloni.

"Saranno saldi molto apprezzati dai consumatori per l’ampia scelta di prodotti di moda, tendenza e qualità – conclude -. E saranno veramente tanti ed ottimi gli affari che si potranno fare negli esercizi commerciali e nelle boutique delle nostre città. Maglieria, pantaloni, giacconi, scarpe, accessori saranno ora più che mai oggetto dei desideri per via dei prezzi che non hanno subito aumenti come invece in altri settori che hanno risentito dell’inflazione. Con queste premesse, stimiamo una crescita dei saldi di oltre il 10%".