Cadorago, Spumador: alla sbarra gli estorsori della ditta

Nel processo iniziato ieri a Milano con rito abbreviato la società di bibite si è costituita parte civile contro gli imputati

Lo stabilimento della Spumador

Lo stabilimento della Spumador

Cadorago (Como), 23 giugno 2022 - La società Spumador si è costituita parte civile nel processo che si è aperto con rito abbreviato davanti al Gup di Milano Lorenza Pasquinelli, nei confronti degli imputati che rispondono delle estorsioni commesse ai danni della azienda, a cui venivano imposte le ditte di trasporto da utilizzare per le consegne. Sono 32 gli imputati dello stralcio dell’indagine "Cavalli di razza", che a novembre era sfociata in una vasta ordinanza di custodia cautelare con contestazioni a vario titolo, dagli stupefacenti fino all’associazione mafiosa, mentre per altri 11 inizierà oggi a Como il processo a dibattimento con giudizio immediato.

In abbreviato a Milano, sono comparsi 28 imputati, tra cui Antonio Salerni, 55 anni di Gerenzano, ritenuto esecutore materiale dell’estorsione alla Spumador, a cui sarebbe stato imposto di dirottare le consegne su aziende di trasporto merci controllate dai Salerni: per queste infiltrazioni, che riguardavano il solo settore della logistica e dei trasporti, lunedì la società di Cadorago è andata incontro a un provvedimento di amministrazione giudiziaria. Le indagini svolte successivamente hanno infatti rilevato che dopo gli arresti di novembre dei Salerni, siano subentrati altri soggetti a loro riconducibili. Ma per quelle condotte portate avanti per anni, che avevano fatto lievitare esponenzialmente il fatturato delle attività di trasporto della famiglia Salerni, minacciando i dipendenti affinché estromettessero i concorrenti, ora la società ha deciso di essere presente nel processo come parte civile.

La stessa decisione presa da due imprenditori finiti sotto scacco di altri imputati, sempre per condotte estorsive. Sono inoltre a processo i due Ficarra - Domenico, 36 anni di Cermenate, Daniele, 45 anni calabrese - Attilio Salerni, 61 anni di Gerenzano e quattro collaboratori di quest’ultimo: Vincenzo Palmieri, 39 anni di Carbonate e Alessandro, 35 anni di Fenegrò, Domenico Stillitano, 38 anni di Mozzate e Andrea, 47 anni di Cislago. In quattro hanno deciso di patteggiare, tra cui l’ex finanziere Michele Contessa, 48 anni, e per l’imprenditore comasco Luca Molteni, 43 anni, accusati rispettivamente di aver effettuato e beneficiato di un accesso abusivo nella banca dati delle forze di polizia. Il processo prosegue a settembre con la discussione di pubblico ministero e difese.