Canzo, spara alle giostre per vendicare uno sgarbo al figlio

Regolamento di conti tra la folla: ferito un sedicenne e il suo aggressore

 Le giostre di Canzo

Le giostre di Canzo

Canzo (Como), 24 dicembre 2018 - Una vendetta privata a mano armata quella andata in scena ieri pomeriggio a Canzo, protagonista un padre che si è messo a sparare alle giostre contro un sedicenne che il giorno prima aveva picchiato suo figlio. Una storia che sembra la sceneggiatura di un «Giorno di ordinaria follia» e invece è avvenuta all’antivigilia di Natale, tra bambini che mangiano lo zucchero filato e ragazzi che si sfidano all’autoscontro. È la tradizione della Festa di Santo Stefano che a Canzo è iniziata già da un paio di giorni in piazza Caduti Alpini, lungo la strada che dal centro porta al cimitero. È lì che ieri pomeriggio, poco dopo le 16, un cinquantaduenne residente ad Albavilla è arrivato animato da uno spirito decisamente poco natalizio: cantarle e magari suonarle di santa ragione al ragazzo che il giorno prima aveva picchiato sui figlio talmente forte da mandarlo all’ospedale.

La classica rissa delle giostre tra bulli che sarebbe dovuta rimanere tale e invece è degenerata nel peggiore dei modi. L’uomo si è fatto largo tra la gente che in quel momento affollava il luna park e non ci ha messo molto ad individuare la sua vittima, in piedi vicino all’autoscontro quasi nello stesso punto in cui il giorno prima era avvenuta la colluttazione con il figlio. Il padre si è confrontato a brutto muso con il ragazzo il quale, per nulla pentito, lo ha mandato a quel paese ma a questo punto l’uomo aveva in serbo una sorpresa. Portando una mano dietro la schiena ha estratto una pistola dai pantaloni mostrandola al giovane per dare ancor più peso alle sue minacce. Quello però non si è per nulla spaventato, anzi ha iniziato a insultarlo.  A questo punto l’uomo non ci ha visto più e dopo aver preso la mira ha esploso alcuni colpi puntando l’arma verso terra, incurante che lì intorno ci fossero altri ragazzi e anche famiglie con i bambini. Il rumore degli spari si è sentito nonostante il frastuono delle giostre e in pochi istanti è stato il panico, con il luna park che si svuotato in un fuggi fuggi generale. Solo il ragazzo non è riuscito a darsela a gambe perché il suo aggressore nel frattempo l’aveva colpito a un polpaccio. Solo a questo punto l’uomo soddisfatto ha rimesso la pistola ad suo posto, nella parte posteriore dei pantaloni, ma senza metterla in sicura e soprattutto senza fare i conti con la canna rovente. Così il «giustiziere» si è sparato un colpo che gli ha perforato un gluteo, finendo a terra ferito a sua volta. A riportare la calma ci hanno pensato i carabinieri di Asso e di Como che sono arrivati poco dopo, insieme alla Croce Rossa di Asso e alla Sos di Canzo. Aggredito e aggressore sono stati portati all’ospedale, uno a Cantù e l’altro al Sant’Anna di Como, nessuno dei due per fortuna è in gravi condizioni. Quello che rischia di pagare molto cari i suoi cinque minuti di follia è naturalmente il padre, sulla cui condotta stanno indagando i carabinieri per capire se l’arma era detenuta lecitamente, quanti colpi ha sparato e in che direzione.