Blitz antimigranti degli Skinhead a Como: il caso finisce sulla scrivania di Minniti

L'Anpi: "Aumentano le manifestazioni di stampo fascista in provincia"

Il blitz degli skinhead nella sede di "Como senza frontiere"

Il blitz degli skinhead nella sede di "Como senza frontiere"

Como, 1 dicembre 2017 - Ha suscitato scalpore in tutta Italia il blitz del 28 novembre del Veneto Fronte Skinheads che ha interrotto l’assemblea di Como Senza Frontiere, mentre la Digos ha aperto un’indagine per violenza privata nei confronti degli esponenti del gruppo di estrema destra e il caso è finito sulla scrivania del ministro Minniti, in città si susseguono le manifestazioni in sostegno dell’associazione che da due anni è impegnata nell’aiuto ai migranti.

«Si è trattato di un episodio censurabile – stigmatizza l’accaduto il sindaco, Mario Landriscina - Auspico che la situazione possa essere affrontata con responsabilità , fatti di questo genere non abbiano più a verificarsi e che non si registrino reazioni inopportune a tali provocazioni». L’associazione lancia un appello a tutti i comaschi. «Non ci lascereremo intimidire dalle provocazioni e ci spenderemo nel tentativo di modificare la percezione distorta sul fenomeno migratorio, promuovendo una cultura di pace, giustizia e fratellanza fra i popoli – spiegano i responsabili – Ringraziamo le realtà collettive e i singoli cittadini che in queste ore hanno avuto nei nostri confronti dimostrazioni di stima e affetto. Allo stesso tempo ci auguriamo una ferma condanna da parte delle istituzioni per questo attentato alla libertà collettiva, chiedendo ancora una volta che non sia lasciata agibilità politica a chi viola i principi della Costituzione repubblicana e del vivere civile. Da parte nostra ci adopereremo per compiere tutte le procedure legali necessarie affinché si faccia rispettare la legge». Ad esprimere solidarietà ai volontari la Cgil, il Comitato Comasco per la Pace, la segretaria del Pd, i consiglieri di Svolta Civica. «Tutte le persone che non vogliono accettare questa deriva pericolosa. Per questo proponiamo per sabato 9 dicembre a Como una grande manifestazione contro ogni intolleranza» afferma il vicesegretario del Pd Maurizio Martina.

Guglielmo Invernizzi, presidente dell’Anpi provinciale di Como, ha inviato una lettera aperta a prefetto, questore, sindaco e Ministro degli Interni, Marco Minniti, per denunciare che «nella nostra città in tempi recenti ci sono state altre manifestazioni d’intolleranza e avvertimenti di tipo mafioso da parte di queste organizzazioni – prosegue Invernizzi - basti pensare alla sacca di sangue esposta sulla porta del sindacato Cgil o ai manichini impiccati appesi ai lampioni, solo per citarne qualcuno. Ora si è passati alle intimidazioni fisiche, in cui a nostro avviso ci sono estremi di reato per violenza privata e per apologia di fascismo, esiste il filmato, vedremo se ci saranno provvedimenti. Quello che ci domandiamo è se stiamo aspettando che brucino qualche sede di un sindacato o di qualche associazione o passino a colpire fisicamente le persone. Chiediamo un intervento deciso delle autorità».