Como, l'esperto dell'ospedale Sant'Anna: "Non esistono sigarette sicure"

Lo pneumologo Claudio Sorino: ci vorranno anni per capire i rischi delle nuove sigarette

Fumo (Germogli)

Fumo (Germogli)

San Fermo della Battaglia (Como), 31 agosto - Non esiste una sigaretta veramente sicura per la salute e anche «svaporare», ovvero convertirsi alla sigaretta elettronica, non è privo di pericoli. A spiegarlo è il dottor Claudio Sorino, pneumologo dell’ospedale Sant’Anna e presidente dell’associazione Predicare – Prevenzione, Diagnosi e Cura delle Affezioni Respiratorie, che da oltre un decennio organizza incontro con gli studenti per la prevenzione del tabagismo. «Le tradizionali sigarette ormai non hanno più segreti. È un dato di fatto, scientificamente provato, che siano nocive per la salute e che inducano una forte dipendenza – spiega – Nel caso delle nuove occorre anzitutto conoscerle e capire come funzionano, distinguendo tra le sigarette e elettroniche e iQos, note anche come «sigarette senza fumo».

La e-cig è un dispositivo che scalda una soluzione per creare un vapore aromatizzato, che poi viene inalato. L’iQos invece può essere considerata una via di mezzo tra sigaretta tradizionale ed elettronica. È costituita da una “penna” a batteria in cui si inserisce uno stick di tabacco vero e proprio che viene riscaldato a 350 gradi ma non combusto. La formazione di componenti nocivi sembra essere inferiore rispetto al fumo di sigaretta a combustione e non viene prodotta cenere». Nel caso delle sigarette elettroniche vi sono molte differenze a seconda dei modelli in commercio, in termini di composizione dell’apparecchiatura e temparatura di vaporizzazione.

«In particolare alcune contengono nicotina, altre no – spiega il dottor Sorino - In entrambi i casi, il vapore inalato comprende glicoli, aldeidi, VOCs, idrocarburi policiclici aromatici, nitrosamine, metalli che sono note per essere tossiche o il cui riscaldamento può produrre potenziali cancerogeni. Alcune sostanze dannose prodotte dalle e-cig addirittura non sono presenti nelle sigarette tradizionali come ad esempio il gliossale». In linea generale il numero e il livello degli elementi nocivi è mediamente più basso rispetto alle sigarette tradizionali, per cui si ritiene che possano essere meno pericolose. «Le e-cig contenenti nicotina - sottolinea il dottore - sono state proposte come ausilio per abbandonare l’uso del tabacco, ma tuttora restano consigliabili approcci più strutturati con counseling e terapia farmacologica. Le sigarette elettroniche possono infatti contribuire all’infiammazione bronchiale e dunque peggiorare i sintomi in persone con asma, così come ancora è imprevedibile l’effetto a lungo termine.

Sebbene in circostanze non ancora del tutto chiare, l’uso di e-cig è stato recentemente associato allo sviluppo di una malattia polmonare estremamente grave che ha portato al decesso un giovane statunitense. Ancor più preoccupante è il rischio che le sigarette elettroniche vengano elaborate e utilizzate per inalare mix di sostanze, tra cui derivati della cannabis o dell’hashish». Un ulteriore pericolo associato all'uso delle sigarette elettroniche è l'intossicazione con il liquido contenuto nelle cartucce, che può verificarsi ad esempio utilizzandole da sdraiati«. Fumare insomma, alla vecchia maniera come alla nuova, fa male alla salute. «Sia le e-cig con nicotina sia l’iQos provocano dipendenza e non sono esenti da conseguenze per la salute – conclude il pneumologo del Sant’Anna – L’unico consiglio valido è di non iniziare a fumare né tantomeno a svapare»