Como, l'Ispettorato del Lavoro: allarme sul fronte sicurezza

Su 2.037 ispezioni le irregolarità riscontrate rappresentano il 76%

Sos sicurezza nei cantieri

Sos sicurezza nei cantieri

Como, 8 febbraio 2019 - Si chiama "fenomeno interpositorio", ed è la tendenza crescente, ma allo stesso tempo preoccupante, rilevata negli ultimi mesi dall’Ispettorato del Lavoro di Como e Lecco, relativamente alle modalità di impiego dei lavoratori dipendenti. Avviene quando il personale utilizzato per una mansione, figura come imprenditore autonomo e non alle dirette dipendenze di chi assegna l’incarico. Ma per lo Stato, questa condotta corrisponde ad un abbassamento delle tutele dei lavoratori, e a un innalzamento dell’elusione fiscale.

Rispetto al totale dei controlli svolti nel 2018, sono 163 i lavoratori la cui posizioni sono risultate riconducibili a questa modalità, impiegati da 58 aziende, nei confronti delle quali sono state elevate oltre 100mila euro di sanzioni. "Questa abitudine che sta prendendo sempre più piede – commenta il direttore dell’Ispettorato, Alberto Gardina – spiega il progressivo decremento delle aziende a cui stiamo assistendo, soprattutto in edilizia, che risultano con sempre meno dipendenti. Ma allo stesso tempo genera un aumento del numero di partite Iva, perché le aziende formalmente si liberano dei dipendenti, continuando però a impiegarli con le stesse modalità". Si tratta, di fatto, di "appalti illeciti", che vengono sanzionati. "Tuttavia questo comporta anche una minore tutela dei lavoratori, e fatturazioni giuridicamente distorte, per le quali stiamo chiedendo l’intervento della Guardia di finanza: il costo del lavoro viene integralmente scaricato, quando di fatto le aziende continuano a disporre di dipendenti. Infine anche l’Irap dovuta si abbassa". Complessivamente nel 2018, tra Como e Lecco, sono stati effettuate 2037 ispezioni (160 in più del 2017), di cui 1649 da parte del Servizio Ispezione Lavoro e 388 da parte del Nucleo Carabinieri dell’Ispettorato, con una percentuale di irregolarità riscontrate del 76%. Sono state verificate 2570 posizioni lavorative, scoperti 1309 lavoratori irregolari, e 351 in nero. Per 79 aziende, dove il numero di lavoratori senza contratto superava la quota del 20% del totale, è stata disposta la temporanea sospensione dell’attività.

Le sanzioni complessive ammontano a un totale di 730mila euro in materia di sicurezza sul lavoro: le violazioni più frequenti quelle in merito alla difesa delle aperture sul vuoto, idoneità delle impalcature, visite mediche dei lavoratori, formazione in materia di sicurezza e redazione dei piani di sicurezza. Sono inoltre stati recuperati oltre 6 milioni di euro di imponibile non versato. Nell’ambito dei controlli in materia di appalti, sono emerse violazioni nella gestione del cantiere di ristrutturazione di un istituto scolastico di Gravedona: gli Ispettori hanno rilevato al presenza di subappalti e di un sistema di "distacco" dei dipendenti, modalità entrambe illecite per la fornitura di manodopera in ambito pubblico, da cui sono derivate sanzioni. In particolare, sono state contestate 327 giornate di fornitura illecita, per un totale di tre operai impiegati da settembre 2017 ad aprile 2018.