Cantù, security stile mafia: cinque a processo

Secondo l’accusa gestivano i servizi di sicurezza nelle discoteche legati da un vincolo ’ndranghetista

Un locale in cui lavoravano i buttafuori

Un locale in cui lavoravano i buttafuori

Cantù (Como), 18 novembre 2020 - In cinque, legati da un vincolo di associazione ‘ndranghetista, per la gestione dei servizi di sicurezza nelle discoteche del Comasco. Il gip del Tribunale di Milano ha fissato a gennaio il processo con giudizio immediato per 19 imputati, destinatari di ordinanza di custodia cautelare per vari reati, eseguita a giugno scorso.

Tra questi, i cugini Umberto e Carmelo Cristello, rispettivamente 53 anni di Seregno e 47 anni di Cabiate, e Davide Scolari, 32 anni, e Luca Vacca, 37 anni entrambi di Mariano Comense, incaricati, questi ultimi, di "compiere gli atti estorsivi, di controllare i settori economici monopolizzati dal sodalizio, di intimidazione dei concorrenti e di organizzazione operativa dei servizi di sicurezza dei locali notturni". Umberto Cristello, già condannato per associazione mafiosa, secondo i magistrati della Dda di Milano, risulta essere in possesso di una "dote" elevata, che gli sarebbe stata conferita dal fratello Rocco, ucciso il 27 marzo 2008. Condizione utilizzata per esercitare controllo sul territorio della Locale di Seregno, assieme al cugino Carmelo.

Luca Vacca qualificato come partecipe, avrebbe avuto il ruolo di gestire i servizi di sicurezza di una serie di locali notturni di Como e provincia, oltre ad altre zone della Brianza. Solari, a sua volta accusato di essere partecipe della Locale e braccio destro di Vacca, deve invece rispondere di aver compiuto estorsioni e atti di intimidazione, oltre che dell’organizzazione dei servizi di sicurezza di cui si garantivano gli incarichi nelle discoteche. Scolari è inoltre accusato di un violento pestaggio a un cliente della discoteca Spazio Renoir di Cantù, avvenuto la notte del 31 dicembre 2017, unico a sporgere denuncia. Salvo poi, assieme a Vacca, cercare di convincerlo a ritirare tale denuncia.

I due Cristello avrebbero inoltre promosso un’attività di traffico di droga, in cui compaiono anche Luigi Manno, 35 anni di Como, e Massimiliano Tagliabue, 51 anni di Cabiate, mentre Marcello Crivaro, 49 anni di Beregazzo con Figliaro, è stato arrestato per la cessione di una partita di cocaina da 25mila euro, che sarebbe avvenuta nel 2014.