Si tuffa e scompare nel lago di Como, rianimato ragazzo di 17 anni

È la triste replica di altre tragedie che si sono ripetute in passato l’ultima esattamente una settimana fa nel primo bacino di Como

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di Paola Pioppi

Si è tuffato nel lago davanti al Tempio Voltiano alle 18.30, ed è riemerso solo quaranta minuti dopo, recuperato dai vigili del fuoco in condizioni tragiche. Il ragazzo – pare un diciassettenne di origine marocchina, la cui identità ieri sera era in corso di accertamento – è stato rianimato a lungo dal personale medico del 118, e poi trasportato in ospedale al Sant’Anna. Ciò che è accaduto ieri, è la triste replica di altre tragedie che si sono ripetute in passato, l’ultima esattamente una settimana fa, quando un ragazzo della stessa età è annegato dopo essersi tuffato in acqua in viale Geno. Ieri il diciassettenne era con alcuni amici quando si è tuffato e ha avuto il malore che lo ha trascinato verso il fondo. Le persone attorno hanno iniziato subito a gridare quando si sono rese conto che non stava riemergendo: un uomo che si trovava sulla riva si è immerso, è riuscito a raggiungere il ragazzo e a prenderlo forse per un braccio, cercando di riportarlo in superficie, ma poi gli è sfuggito, proseguendo la sua discesa verso il fondale. In pochi minuti i vigili del fuoco hanno fatto intervenire le squadre dei sommozzatori di Milano, che si trovavano già in zona. L’intervento di individuazione e recupero è stato relativamente veloce, ma dal momento della sua immersione a quando è ritornato in superficie, erano ormai passati circa quaranta minuti: il ragazzo, in arresto cardiaco, è stato rianimato, e poi trasportato in ospedale. Le stesse condizioni in cui era arrivato in pronto soccorso una settimana fa l’altro diciassettenne, uno studente tedesco di origine turca: stato sottoposto alla procedura Ecmo ExtraCorporeal Membrane Oxygenation, il sistema di "ossigenazione extracorporea a membrana", che attiva una procedura di circolazione extracorporea per a sostituire e ripristinare l’attività cardiaca e respiratoria. Ma dopo una notte di agonia, aveva smesso di vivere. La stessa terapia che probabilmente sarà attivata per cercare di salvare il ragazzo.